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Chi sta affamando davvero Gaza 06/06/2025

Chi sta affamando davvero Gaza
Video di Naftali Bennett a cura di Giorgio Pavoncello

Chi sta affamando Gaza? Gli aiuti alimentari da Israele alla popolazione della Striscia sono aumentati ormai del 40% rispetto al periodo pre-bellico. Eppure continuiamo a vedere scene di persone affamate che si accalcano per accaparrarsi il cibo. La realtà è che Hamas usa gli aiuti alimentari come strumento per assoggettare la popolazione. Un video dell'ex premier Naftali Bennett (tradotto con intelligenza artificiale) pieno di dati e prove, ve lo dimostra.



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Rassegna Stampa
02.02.2009 Donne iraniane: più che emancipate, imprigionate
La cronaca di Umberto De Giovannangeli

Testata:
Autore: Umberto De Giovannangeli
Titolo: «Arrestate attiviste iraniane»

Sull'UNITA' di oggi, 02/02/2009, l'articolo " Arrestate attiviste iraniane  " di Umberto De Giovannangeli riporta la notizia dell'arresto di tre donne iraniane, " colpevoli " di aver raccolto firme per i diritti delle donne nel loro paese.
Ricordiamo ai lettori che ieri, in occasione dei trent'anni del colpo di stato di Khomeini, Marcello Veneziani ha scritto un articolo, pubblicato da LIBERO, molto favorevole all'Iran affermando, tra l'altro, che le donne, grazie al nuovo regime fondamentalista (che impone loro il velo e che prevede delle leggi discriminatorie nei loro riguardi) , si sono emancipate. Talmente emancipate che vengono arrestate se manifestano per i propri diritti...

Umberto De Giovannangeli : "Arrestate attiviste iraniane "

Chiedeva una firma Nafiseh Azad. Nient'altro che una firma per una petizione volta a cambiare le leggi islamiche che, in Iran, limitano i diritti delle donne come lei. Ma Nafiseh Azad è stata bloccata dagli agenti dei servizi di sicurezza ed arrestata mentre con la sua petizione raccoglieva firme fra i gitanti a Darrakeh, sulle montagne a nord di Teheran, meta di escursioni di giovani e famiglie durante i fine settimana. Con lei sono state arrestate altre due attiviste.
Sono decine, nel paese che ieri festeggiava i 30 anni dalla rivoluzione islamica guidata dall'ayatollah Ruhollah Khomeini, le attiviste femministe imprigionate e condannate negli ultimi due anni per aver preso parte a questa campagna, denominata «Un milione di firme» dal numero di adesioni che intendono raccogliere per la loro iniziativa. Sono soprattutto le leggi in materia di divorzio e di custodia dei figli che questa campagna mira a modificare. «Su questi temi siamo considerate delle cittadine di seconda categoria» spiega Sussan Tahmasebi, una delle leader del movimento nato dopo che una manifestazione, il 12 giugno 2006, fu soffocata dalla violenta reazione della polizia di Teheran.
L'ondata di arresti delle ultime settimane, secondo le organizzatrici della campagna, è una forma di pressione che le autorità stanno intensificando in vista delle manifestazioni programmate per l'8 marzo, Giornata Internazionale delle Donne. Ma, fa anche parte della repressione di voci critiche alla presidenza Ahmadinejad, già sotto accusa dalla comunità internazionale per il suo programma nucleare. Lo scorso autunno anche una femminista iraniana-americana, Asha Momeni, era stata incarcerata per quattro settimane per avere realizzato un documentario sulla campagna. E, pur essendo stata rilasciata, non le è stato ancora consentito di fare ritorno negli Usa.

Per rileggere l'articolo di Marcello Veneziani "L'Iran è cattivo, ma non del tutto. Meglio capirlo  " cliccare sul link sottostante

http://www.informazionecorretta.com/main.php?mediaId=999920&sez=110&id=27905

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