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Jordan Peterson intervista Benjamin Netanyahu sulla storia di Israele 06/04/2025

Jordan Peterson intervista Benjamin Netanyahu sulla storia di Israele
Video con sottotitoli italiani a cura di Giorgio Pavoncello

Jordan B. Peterson intervista il Primo Ministro israeliano Benjamin Netanyahu sulla storia di Israele e sul diritto degli ebrei alla loro terra ancestrale, la Terra d'Israele, situata tra il fiume Giordano e il Mar Mediterraneo. Questa è la risposta alla narrazione falsa araba e alla loro assurda rivendicazione della terra di Israele, la patria del popolo ebraico da tempo immemorabile. La risposta a qualsiasi rivendicazione araba su una terra che chiamano "Palestina". La terra di Israele, che hanno invaso, non è mai stata terra araba e non sarà mai loro.



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Corriere della Sera Rassegna Stampa
08.12.2008 Il premier israeliano Olmert condanna le violenze dei coloni contro i palestinesi
definendole "un pogrom"

Testata: Corriere della Sera
Data: 08 dicembre 2008
Pagina: 16
Autore: Francesco Battistini
Titolo: «Ehud Olmert: «A Hebron un pogrom dei coloni contro i palestinesi»»
Da pagina 16 del CORRIERE della SERA dell'8 dicembre 2008, riportiamo l'articolo di Francesco Battistini "Ehud Olmert: «A Hebron un pogrom dei coloni contro i palestinesi» ":

GERUSALEMME — Un pogrom. Non perde l'occasione di togliersi un altro sassolino, Ehud Olmert, il premier dimissionario che da qualche settimana ha preso a dare spallate su temi sensibili. Ha visto le immagini di Hebron, i coloni sloggiati dall'esercito, poi gli attacchi violenti ai palestinesi. Sono atti, dice, «che non possono avere altro nome: pogrom. E io me ne vergogno». Sui diritti umani, Olmert sta dando battaglia. E lo fa mentre decide il rilascio, martedì, di 230 palestinesi detenuti. E quand'è proprio un'associazione israeliana per i diritti civili, Acri, a sostenere che questo Paese, dopo gli Usa, è l'angolo d'Occidente dove trionfa l'ingiustizia sociale. Il rapporto si confronta con dieci anni fa, «la situazione è molto peggiorata», e mischia parametri a volte diversissimi, dalle condizioni di vita dei palestinesi «sotto occupazione militare da oltre 40 anni» (solo nel 2008, in Cisgiordania, 430 palestinesi sono stati uccisi in operazioni delle forze di sicurezza israeliane, 1.150 i feriti, 599 gli arrestati) a quelle degli arabi israeliani, dalla povertà delle periferie sefardite al razzismo strisciante nei confronti degli etiopi e gli ebrei orientali in genere, dalla libertà d'espressione all'autonomia giudiziaria, dalle carenze nell'assistenza ai disabili alle discriminazioni verso le donne. C'è qualche carenza: i dati sulle azioni di Hamas, oltre che nessun riferimento all'inchiesta giudiziaria che ha portato alle dimissioni del premier. Il rapporto è comunque la fotografia d'un malessere. Israele è un Paese sempre più povero, ad alto tasso di disoccupazione e preda di poteri spesso senza controllo. Un allarme viene lanciato per la «Banca d'informazione biometrica», istituita dal ministero dell'Interno: «Non ha precedenti in tutto il mondo occidentale», dice l'associazione, e permetterà di conservare impronte e caratteristiche somatiche d'ogni cittadino.

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