Jordan Peterson intervista Benjamin Netanyahu sulla storia di Israele Video con sottotitoli italiani a cura di Giorgio Pavoncello
Jordan B. Peterson intervista il Primo Ministro israeliano Benjamin Netanyahu sulla storia di Israele e sul diritto degli ebrei alla loro terra ancestrale, la Terra d'Israele, situata tra il fiume Giordano e il Mar Mediterraneo. Questa è la risposta alla narrazione falsa araba e alla loro assurda rivendicazione della terra di Israele, la patria del popolo ebraico da tempo immemorabile. La risposta a qualsiasi rivendicazione araba su una terra che chiamano "Palestina". La terra di Israele, che hanno invaso, non è mai stata terra araba e non sarà mai loro.
Il saluto militare dell'Unifil ai terroristi immortalato in una fotografia
Testata: Il Foglio Data: 22 luglio 2008 Pagina: 3 Autore: la redazione Titolo: «L’ultimo attacco alla missione Unifil è una fotografia»
Da Il FOGLIO del 22 luglio 2008:
Roma. L’ultimo attacco ai caschi blu impegnati in Libano non è un colpo di mitraglia ma un click di fotocamera. L’AP ha diffuso ieri un’immagine che ritrae due soldati di Unifil mentre rendono omaggio con il saluto militare ai feretri dei terroristi islamici tornati in patria la scorsa settimana, dopo lo scambio di prigionieri fra Hezbollah e Gerusalemme. I due, a bordo di un veicolo Puma, sono sull’attenti al passaggio di un convoglio con i feretri dei miliziani. Le bare sono avvolte da bandiere libanesi. C’è anche un grosso ritratto di Imad Mugniyeh, leader di Hezbollah ucciso a febbraio in un attentato. I soldati sarebbero italiani e apparterrebbero alla Brigata Garibaldi. Italiano è anche il comandante del contingente multinazionale, Claudio Graziano. Lo scatto ha fatto infuriare l’ambasciatore israeliano all’Onu, Dan Gillerman, che ha chiesto di allontanare i due peacekeeper dal Libano. Il portavoce di Unifil, Yasmina Bouziane, ha detto al Foglio di non aver ricevuto alcun reclamo ufficiale e ha spiegato che “i due caschi blu hanno agito di propria iniziativa perché i militari usano salutare in modo formale il passaggio di un corteo funebre. Non erano coinvolti nella cerimonia, con il loro atteggiamento seguivano quello che è un costume delle forze armate”. La polemica arriva in un momento difficile per Unifil. La loro presenza è regolata dalla risoluzione 1.701 dell’Onu: devono disarmare le milizie sciite al confine con Israele. Il governo israeliano non ha mai nascosto lo scetticismo sulle forze di pace. L’ultima volta all’inizio di luglio, quando il segretario generale dell’Onu, Ban Ki-moon, ha presentato il nuovo rapporto sulla missione. Per il quotidiano Jerusalem Post, “la Siria sta riamando Hezbollah e ciò dimostra il fallimento” di Unifil.
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