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Chi sta affamando davvero Gaza 06/06/2025

Chi sta affamando davvero Gaza
Video di Naftali Bennett a cura di Giorgio Pavoncello

Chi sta affamando Gaza? Gli aiuti alimentari da Israele alla popolazione della Striscia sono aumentati ormai del 40% rispetto al periodo pre-bellico. Eppure continuiamo a vedere scene di persone affamate che si accalcano per accaparrarsi il cibo. La realtà è che Hamas usa gli aiuti alimentari come strumento per assoggettare la popolazione. Un video dell'ex premier Naftali Bennett (tradotto con intelligenza artificiale) pieno di dati e prove, ve lo dimostra.



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Avvenire - La Stampa Rassegna Stampa
13.07.2008 Nuovo attentato a Gerusalemme
due israeliani feriti da colpi d'arma da fuoco

Testata:Avvenire - La Stampa
Autore: la redazione
Titolo: «Gerusalemme, nuovo attentato - Gerusalemme, spari contro la polizia»
Da AVVENIRE del 12 luglio 2008 una cronaca nella quale si legge  che un portavoche di Hamas ha "spiegato" i recenti attentati a Gerusalemme come "messaggi che Israe­le deve comprendere: ossia che la repressione e le con­fische di terre generano fra i palestinesi solo maggiore resistenza".
In realtà, il portavoce di Hamas non ha "spiegato" l'attentato: lo ha giustificato con affermazioni propagandistiche.


Il razzo kassam lanciato in violazione del cessate il fuoco "non ha provocato né vittime, né danni", a parte costringere civili inermi a scendere nei rifugi.

Ecco il testo:


 
Un episodio strano. Sufficiente, però, a far ripiombare Ge­rusalemme nella paura. L’altra sera, due turisti i­sraeliani sono rimasti feri­ti da colpi di arma da fuo­co sparati da alcuni scono­sciuti nella parte Est della città, quella araba. I turisti facevano par­te di un gruppo: al­cuni degli accom­pagnatori hanno subito risposto al fuoco sparando in direzione degli ag­gressori, che si sono dileguati. I feriti sono stati trasportati in ospedale. U­no di loro è «grave». L’altro è stato definito in condi­zioni «serie». L’attacco, i­nusuale nelle sue modalità, è stato rivendicato da un gruppo semi-sconosciuto: i “Liberi della Galilea” (Ah­rar al-Jalil). In un volantino distribuito alla stampa pa­lestinese, il gruppo ha de­dicato l’attacco «alla me­moria di Ala Abu Dheim e di Hussam Dwayat», i due palestinesi di Gerusalem­me est che hanno compiu­to gravi attacchi suicidi, ri­spettivamente il marzo scorso e una settimana fa. La polizia israeliana cerca adesso di stabilire se fra questi episodi di violenza esista un legame organiz­zativo. Il ministro per la si­curezza interna Avi Dichter ha affermato che le indagi­ni sono ancora in corso e che finora non è stato pos­sibile trovare alcun legame fra gli attentati.
  Intanto però, da Gaza, Ha­mas ha espresso compiaci­mento per l’operazione nella Città Vecchia. Il grup­po islamico si è detto an­che persuaso che l’episo­dio dimostra «la fragilità degli apparati di sicurezza israeliani di fronte alla de­terminazione
dei combat­tenti palestinesi». Fawzi Barhum, portavoce di Ha­mas a Gaza, ha inoltre spie­gato che i recenti attentati avvenuti a Gerusalemme «sono messaggi che Israe­le deve comprendere: ossia che la repressione e le con­fische di terre generano fra i palestinesi solo maggiore resistenza».
  Nelle stesse ore, e nono­stante la tregua in vigore dal 19 giugno, un Qassam è stato sparato dalla Striscia verso la città israeliana di Sderot (sud di Israele). Non ha provocato né vittime, né
danni.

"Gerusalemme, spari contro la polizia" titola La STAMPA. Nella breve a pagina 15 si legge che "due poliziotti sono stati feriti in uno scontro a fuoco con un palestinese che è riuscito a dileguarsi".

L'attentato contro i turisti diventa uno scontro a fuoco con la polizia...


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