Jordan Peterson intervista Benjamin Netanyahu sulla storia di Israele Video con sottotitoli italiani a cura di Giorgio Pavoncello
Jordan B. Peterson intervista il Primo Ministro israeliano Benjamin Netanyahu sulla storia di Israele e sul diritto degli ebrei alla loro terra ancestrale, la Terra d'Israele, situata tra il fiume Giordano e il Mar Mediterraneo. Questa è la risposta alla narrazione falsa araba e alla loro assurda rivendicazione della terra di Israele, la patria del popolo ebraico da tempo immemorabile. La risposta a qualsiasi rivendicazione araba su una terra che chiamano "Palestina". La terra di Israele, che hanno invaso, non è mai stata terra araba e non sarà mai loro.
La nostra invasione pacifica a livello europeo non è ancora arrivata al suo culmine. Noi intendiamo agire in tutti i paesi simultaneamente. Dal momento che ci liberate sempre maggiori spazi, sarebbe stupido, da parte nostra, non approfittarne. Noi saremo il vostro cavallo di Troia. Dei diritti dell’uomo, che voi sbandierate tanto, siete diventati ostaggi. Così, per esempio, se voi doveste rivolgervi a me in Algeria o in Arabia Saudita come io mi rivolgo a voi ora, sareste, nel migliore dei casi, subito arrestati. Voi altri francesi non siete nelle condizioni di imporre il vostro rispetto ai nostri giovani. Perchè infatti dovrebbero rispettare un paese che sta capitolando davanti a loro? Si rispetta solo chi si teme. Quando noi avremo il potere, voi non vedrete più un solo allogeno bruciare un’automobile o prendere di mira un negozio...Gli arabi sanno che la punizione che merita, presso di loro, il ladro è l’amputazione di una mano.
E, sempre dello stesso Mohamed Sabaoui, ecco una recente intervista:
Le leggi della vostra Repubblica non sono conformi a quelle del Corano e non devono essere imposte a dei musulmani, che non possono essere governati che dalla sharia. Noi dunque agiremo per prendere questo potere che ci è dovuto. Incominceremo da Roubaix, che attualmente è una città musulmana per oltre il 60%. In occasione delle future elezioni municipali noi mobiliteremo i nostri amici, e il prossimo sindaco sarà musulmano. Dopo le negoziazioni con lo Stato e il Dipartimento, noi proclameremo Roubaix enclave musulmana indipendente e imporremo la sharia (legge di Dio) a tutti gli abitanti. La minoranza cristiana avrà lo stato di Dimmi. Sarà una categoria a sé che potrà riacquistare le sue libertà e i suoi diritti pagando un’imposta speciale. Inoltre noi faremo quel che andrà fatto per condurla con la persuasione al nostro fianco. Delle decine di migliaia di francesi hanno già abbracciato spontaneamente l’Islam; perchè non dovrebbero farlo anche i cittadini di Roubaix? Attualmente nella città di Lille noi organizziamo delle brigate della fede incaricate di convertire gli abitanti di Roubaix recalcitranti, cristiani o ebrei, per farli abbracciare la nostra religione, perchè è Dio che lo vuole. Se noi siamo i più forti, è Dio che lo ha voluto. Noi no abbiamo gli obblighi cristiani di portare assistenza agli orfani, i deboli o i portatori di handicap. Noi possiamo, e dobbiamo, al contrario, schiacciarli se costituiscono un ostacolo, soprattutto se sono degli infedeli. http://www.informazionecorretta.it/main.php?sez=90