sabato 13 settembre 2025
CHI SIAMO SUGGERIMENTI IMMAGINI RASSEGNA STAMPA RUBRICHE STORIA
I numeri telefonici delle redazioni
dei principali telegiornali italiani.
Stampa articolo
Ingrandisci articolo
Clicca su e-mail per inviare a chi vuoi la pagina che hai appena letto
Caro/a abbonato/a,
CLICCA QUI per vedere
la HOME PAGE

vai alla pagina twitter
CLICCA QUI per vedere il VIDEO

Chi sta affamando davvero Gaza 06/06/2025

Chi sta affamando davvero Gaza
Video di Naftali Bennett a cura di Giorgio Pavoncello

Chi sta affamando Gaza? Gli aiuti alimentari da Israele alla popolazione della Striscia sono aumentati ormai del 40% rispetto al periodo pre-bellico. Eppure continuiamo a vedere scene di persone affamate che si accalcano per accaparrarsi il cibo. La realtà è che Hamas usa gli aiuti alimentari come strumento per assoggettare la popolazione. Un video dell'ex premier Naftali Bennett (tradotto con intelligenza artificiale) pieno di dati e prove, ve lo dimostra.



Clicca qui






Rassegna Stampa
24.02.2008 Le assurde accuse a Magdi Allam di Abu Omar
il reclutatore di terroristi visto come un martire dall'antiamericanismo

Testata:
Autore: Magdi Allam
Titolo: «Dall'Egitto Abu Omar mi accusa di “capeggiare un’imponente campagna per cacciare gli arabi e i musulmani dall'Italia»

Dal sito di Magdi Allam:

Cari amici,
Lui è stato riconosciuto dalla Procura di Milano come un reclutatore di terroristi islamici. Ma dopo che la stessa Procura si è scatenata contro e ha decimato il vertice del nostro controspionaggio militare (che all’epoca si chiamava Sismi), con l’accusa di aver collaborato con la Cia per il suo sequestro ed estradizione illegale in Egitto, nonché a furia di essere ritratto come una vittima se non addirittura un eroe dalla nostra stampa ideologizzata e ammalata di anti-americanismo, lui ora pretende le scuse ufficiali e un indennizzo di 10 milioni di euro dall’Italia. Nel frattempo addita ai terroristi islamici che si aggirano tra noi in libertà i nemici da eliminare sul territorio italiano. A cominciare da me. L’accusa che mi viene rivolta è di “scrivere articoli ostili e provocatori contro gli arabi e i musulmani in Italia”, e di “capeggiare un’imponente campagna per cacciare gli arabi e i musulmani dal Paese, con il sostegno di gruppi e partiti italiani estremisti”.
Stiamo parlando di Osama Moustafa Hassan Nasr, noto con il nome di battaglia di “Abu Omar l’Egiziano”, che nel 2003 fu prelevato da un commando della Cia nel centro di Milano e trasferito illegalmente nella sua patria natia, l’Egitto, nell’ambito della guerra totale decisa dall’amministrazione Bush contro il terrorismo islamico globalizzato all’indomani della tragedia dell’11 settembre 2001, il più clamoroso e sanguinoso attentato terroristico della Storia che ha colpito al cuore della superpotenza mondiale. Ebbene Abu Omar, che era stato l’imam delle moschee di viale Jenner e di via Quaranta, ha rilasciato al quotidiano egiziano Almesryoon un’intervista in cui mi rivolge un’accusa gravissima. L’intervista, pubblicata l’8 febbraio 2008, ha un titolo secco: “Alla fine c’è stato un attentato contro la sede della comunità islamica di Milano…un giornalista egiziano accusato di capeggiare una campagna per cacciare i musulmani dall’Italia e istigare gli estremisti a colpirli”. L'articolo mi è stato segnalato dall'intellettuale liberale Magdi Khalil, il cui nome viene confuso con il mio nel testo, ed è rintracciabile all'indirizzo http://almesryoon.com/ShowDetails.asp?NewID=44448&Page=6
L’autore dell’articolo, Sobhi Abdel Salam, ha però sbagliato il mio nome. Vi si legge: “L’imam egiziano Osama Moustafa Hassan Nasr, noto come “Abu Omar l’Egiziano”, sequestrato dai servizi segreti americani dalla città italiana di Milano nel 2003, ha accusato il giornalista egiziano residente in Italia Magdi Khalil di capeggiare un’imponente campagna per cacciare gli arabi e i musulmani dal Paese, con il sostegno di gruppi e partiti italiani estremisti”. Il fatto che intenda sicuramente me e non qualcun altro lo si accerta dal passaggio immediatamente successivo: “Abu Omar ha detto che questa campagna ha avuto una forte risonanza negli scorsi anni. Egli ha indicato che Magdi Khalil è un giornalista del Corriere della Sera e che scrive degli articoli ostili e provocatori contro gli arabi e i musulmani in Italia, ciò che ha avuto la conseguenza di accrescere la campagna di ostilità e di odio contro di loro”. Dal momento che mi chiamo Magdi, sono l’unico giornalista del Corriere della Sera di origine egiziana e denuncio da anni l’attività degli estremisti islamici in Italia, Abu Omar si riferisce certamente a me.
Secondo il quotidiano Almesryoon, Abu Omar “ha chiarito che questa campagna si è sviluppata recentemente fino a sfociare in attentati terroristici che hanno avuto come bersaglio gli insediamenti dei musulmani. Ciò è avvenuto tramite degli esponenti dei partiti e dei gruppi della destra estrema in Italia, che hanno provocato delle esplosioni di fronte alla sede della comunità islamica di Milano, che comprende la celebre moschea di via Quaranta, presso cui lui faceva l’imam prima di essere catturato dai servizi segreti americani”. Sempre Abu Omar “ha chiarito che si tratta del settimo attentato del genere contro le moschee e le scuole islamiche nel nord dell’Italia all’insegna di una campagna razzista, mirante a terrorizzare i musulmani e gli arabi nel tentativo di costringerli ad andarsene dall’Italia”.
Secondo questo burattinaio del terrorismo islamico la campagna anti-islamica “viene fomentata dall’ex ministro per le Riforme, Roberto Calderoli, che ha incitato a usare la forza contro i musulmani per costringerli ad andarsene dall’Italia, così come ha lanciato un appello al Papa Benedetto XVI per sferrare delle nuove crociate contro i musulmani”. Viene ricordato che Calderoli “in passato ha indossato una maglietta con una vignetta oltraggiosa del Misericordioso Profeta, ciò che ha indotto il precedente governo Berlusconi a costringerlo a dimettersi nel tentativo di contenere l’ira dei musulmani”.
Nell’articolo si afferma che “le comunità islamiche ed arabe in Italia hanno condannato i recenti attentati terroristici e hanno sollecitato il governo italiano ad arrestare rapidamente i suoi autori e a consegnarli alla giustizia, così come hanno chiesto di garantire la sicurezza dei luoghi di culto e delle scuole islamiche e tutelare la vita degli arabi e dei musulmani”.
A questo punto entra in scena Abu Imad, indicato come “il più noto predicatore islamico di cittadinanza egiziana in Italia”, anche lui è intervistato e che ha affermato: “L’esplosione avvenuta di fronte alla moschea di via Quaranta, che include una scuola islamica in cui insegna la moglie di Abu Omar, ha subito dei danni materiali ma non ci sono state perdite umane, dato che l’esplosione è avvenuta dopo la mezzanotte”. Sempre Abu Imad, che è l’imam della moschea di viale Jenner e che è stato appena condannato in secondo grado a tre anni e otto mesi per “associazione a delinquere aggravata da finalità di terrorismo”, ha aggiunto che “queste esplosioni non sono le prime del genere, ma sono state precedute da altri sei attentati contro il centro islamico di Segrate e le moschee di Brescia, Abbiategrasso e Como”. Nel finale Abu Imad “ha ammonito che questi comportamenti contribuiscono a diffondere la cultura dell’odio e dell’ostilità, e ha chiesto al governo italiano di assumere degli atteggiamenti forti e decisi per fronteggiare i gruppi e i partiti dell’estrema destra che praticano il terrorismo in modo continuo contro gli arabi e i musulmani”.
Forse Abu Imad e il suo predecessore Abu Omar sperano che magari la Procura di Milano mi processi e magari mi condanni per il reato gravissimo che questi due burattinai e apologeti del terrorismo islamico mi addebitano: “Capeggiare un’imponente campagna per cacciare gli arabi e i musulmani dal Paese, con il sostegno di gruppi e partiti italiani estremisti”. Io mi auguro più semplicemente che i nostri governanti, i nostri politici, i nostri magistrati e soprattutto noi tutti italiani ci svegliamo dal torpore ideologico che obnubila le nostre menti e paralizza la nostra azione. Svegliamoci. Basta accondiscendenza, basta buonismo, basta ipocrisia con i taglia-gola e i taglia-lingua che vivono liberamente in mezzo a noi, sfruttando la nostra libertà senza più regole e la nostra democrazia senza più valori.
Andiamo avanti con i miei migliori auguri di successo e di ogni bene.
Magdi Allam

Per contattare la Segreteria di Magdi Allam ed esprimergli la nostra solidarietà si può scrivere a:


segreteria@magdiallam.it

Condividi sui social network:



Se ritieni questa pagina importante, mandala a tutti i tuoi amici cliccando qui

www.jerusalemonline.com
SCRIVI A IC RISPONDE DEBORAH FAIT