La Stampa lo definisce "uno dei migliori presidenti della Knesset".
Strano, non se n'era accorto nessuno, anzi quando se n'e' andato non e' stato rimpianto nemmeno dai deputati arabi.
Avraham Burg, Avrum per gli amici, e' finalmente arrivato agli onori delle cronache e, come sempre accade quando un ebreo scrive contro Israele, sta incominciando a godere di una folta schiera di ammiratori, cosa mai accaduta in Patria o ex Patria visto che l'ha lasciata tre anni fa per la Francia a causa di cose poco chiare su cui indagava la polizia dopo alcune segnalazioni del Controllore dello Stato.
Avraham Burg, Avrum per gli amici, e' sempre stato il figlio di, entrato nel partito laburista perche' figliodi suo Padre, ha fatto carriera sempre e solo perche' figliodi tanto Padre.
Leader non amato nel suo partito, viene messo a capo dell'Agenzia Ebraica che rischia di distruggere finche' non lascia l'incarico o non e' costretto a lasciarlo.
Il figliodi , checche' ne dica la Stampa , e' sempre stato un figura di seconda e anche terza importanza in Israele e , se suo Padre non fosse stato il grande Josef Burg, sionista , coltissimo, ministro degli interni del governo Begin, nessuno avrebbe badato a quel ragazzo perennemente incazzato, mai un sorriso, arrogante e superbo.
Adesso finalmente il figliodi ha un momento tutto suo, il momento di gloria, perche' dopo aver scritto un dubbio libro dal titolo "Vincere Hitler", per farsi pubblicita' si lancia in dichiarazioni di odio contro Israele, invitando gli ebrei ad andarsene come ha fatto lui, accusandoli di essere nazisti, senza anima, definendo la societa' israeliana un ghetto sionista di giudeo-nazisti.
Benissimo, questo nanerottolo della politica, questo figliodi, questo antipaticissimo uomo, non dice niente di nuovo, non fa che ripetere a pappagallo quello che da anni proclama la sinistra europea.
Nemmeno in questo riesce ad essere originale e, nel suo cinismo, non fa altro che esprimere il pensiero di tutti gli antisemiti che adesso stanno festeggiando e brindando alla sua salute.
Lunga vita a figliodi, stanno gridando.
La sua povera anima di eterno secondo, terzo, quarto, gli fa prima voltare le spalle a Israele, probabilmente colpevole di non averlo fatto diventare Primo Ministro, adesso volta le spalle al sionismo e tutti ci aspettiamo che presto getti alle ortiche la kippa', la sostituisca con un bel turbante e si faccia crescere la barba.
Forza Avrum, figliodi.
Vorrei dire pero' due parole su questo schifo di Israele, su questo paese nazista, abitato da gente morta, senza spiritualita', senza anima, pronta ad andarsene da qui con passaporti stranieri, come ha fatto lui.
Le dichiarazioni del figliodi non sono riuscite a farmi arrabbiare ma soltanto a provare tanta tristezza, schifo, si , ma soprattutto tristezza perche' lui prevede e auspica, come tanti altri della sua tacca, la fine di Israele.
Niente di nuovo sotto il sole o meglio sotto l'oscurita' di cieli neri di odio , questa e' la speranza mai morta nell'anima nera dei filoarabi.
La negazione di Israele come stato ebraico, l'augurio che Israele diventi uno stato binazionale dove gli ebrei verranno messi a tacere, distrutti, ammazzati , costretti a un'altra diaspora e a una probabilissima seconda Shoa'.
Credo che sia proprio lui, Avraham Burg, detto Avrum, figliodi , ad essere morto, come ebreo, come israeliano e come persona.
Non Israele.
Una Nazione che sa reagire sempre anche se circondata da nemici che la vogliono eliminare e che non le lasciano vivere un solo momento di pace
Una Nazione che sa affrontare a testa alta l'antisemitismo europeo rinato alla grande, che sa fronteggiare con coraggio e laboriosita' il boicottaggio alla sua cultura e alla sua tecnologia
Una Nazione che non si perde d'animo, che non si scoraggia, che non piange su se stessa avvolta com'e' dall'odio dei popoli
Una Nazione del genere non e' morta e non morira'!
E' viva , vivissima, e' palpitante, lavora, produce, crea, inventa, si difende da guerre e terrorismo e si mantiene altamente democratica, permettendo persino a omuncoli figlidi di offenderla e diffamarla.
Una Nazione del genere e' il faro del mondo, e' la luce nell'oscurita' del mondo che vorrebbe al suo posto qualche feroce dittatura araba.
Posso solo ricordare a Burg che Hitler non faceva differanza tra ebrei orgogliosi di esserlo e ebrei traditori e vigliacchi.
Tutti finivano nei crematori quindi incominci a guardarsi alle spalle.
L'Europa e' pronta un'altra volta, questa volta acclamera' alla distruzione di Israele e del suo Popolo, lo sta gia' facendo, e non provera' vergogna come non l'ha mai provata per l'assassinio e la scomparsa del Popolo Ebraico dal suo territorio .
Personalmente non do tanta importanza a quello che scrive e pensa Burg, non e' altro che un ometto in cerca di pubblicita', abbiamo ben altri problemi in Israele che fare da megafono a questo uomo meschino privo della spiritualita' ebraica e dell'orgoglio israeliano.
Per fortuna c'e' un'altra Persona in Europa, in Italia, che non la pensa come il figliodi , questa Persona, che oserei definire l'antidoto all'odio antiisraeliano, e' riuscito a far dire "VIVA ISRAELE" a tanti che hanno capito il suo messaggio, persino a qualche ebreo antisemita perche', per non farci mancare niente, ne abbiamo molti in mezzo a noi.
Magdi Allam, ama la vita, capisce la vita, ama Israele , capisce Israele.
Le offese immorali, disgustose di Avrum Burg contro il proprio Paese e il proprio Popolo, fanno pensare al buio, alla cenere, a gente vestita di pelle nera a caccia di ebrei, all'odio che distrugge la vita.
Le parole di Magdi Allam sono invece poesia e fanno sentire il caldo del sole, la bellezza del coraggio, fanno pensare alla gioventu' libera di Israele e al bianco e azzurro della nostra bandiera sventolante nel cielo.
Nero e bianco, negativo e positivo, odio e amore, luce e oscurita', morte e vita, Avraham Burg e Magdi Allam
Al popolo di Israele
Grazie alla vita ho scoperto l'umanità
l'umanità che mi ha regalato il dono dell'amore
Grazie all'amore ho scoperto la verità
la verità che mi ha regalatoil bene della libertà
Grazie alla libertà ho scoperto Israele
Israele che mi ha regalato la fede nella sacralità della vita
Grazie alla sacralità della vita ho scoperto la civiltà dei valori
la civiltà dei valori che mi ha regalato la fiducia in un mondo di pace
Grazie alla vita, Viva la vita!
Grazie all'amore, Viva l'amore!
Grazie alla libertà, Viva la libertà!
Grazie Israele, Viva Israele
Magdi Allam (dal libro "Viva Israele").
Con disprezzo volto le spalle a Burg e al suo mondo nero come la pece,
sorridendo guardo verso il sole di Israele io dico "Grazie Magdi".
Deborah Fait