Jordan Peterson intervista Benjamin Netanyahu sulla storia di Israele Video con sottotitoli italiani a cura di Giorgio Pavoncello
Jordan B. Peterson intervista il Primo Ministro israeliano Benjamin Netanyahu sulla storia di Israele e sul diritto degli ebrei alla loro terra ancestrale, la Terra d'Israele, situata tra il fiume Giordano e il Mar Mediterraneo. Questa è la risposta alla narrazione falsa araba e alla loro assurda rivendicazione della terra di Israele, la patria del popolo ebraico da tempo immemorabile. La risposta a qualsiasi rivendicazione araba su una terra che chiamano "Palestina". La terra di Israele, che hanno invaso, non è mai stata terra araba e non sarà mai loro.
El Baradei é davvero un mediatore neutrale ? dubbio legittimo, se invita la comunità internazionale ad accettare l'atomica iraniana
Testata: Autore: la redazione Titolo: «Dubbi su El Baradei»
Dal RIFORMISTA di venerdì 14 aprile 2006:
Duole dirlo, ma questa volta John Bolton ha proprio ragione: la Repubblica islamica iraniana sta facendo di tutto per umiliare il Consiglio di Sicurezza. L’ambasciatore falco degli Stati Uniti al Palazzo di Vetro ha in effetti riassunto la posizione di Teheran nei confronti di una comunità internazionale che, fino ad ora con toni relativamente moderati, condanna le sue ambizioni nucleari. Il disprezzo nei confronti delle Nazioni Unite e dei relativi rappresentanti è stato particolarmente manifesto in occasione della visita del presidente dell’Agenzia atomica Mohamed ElBaradei, ieri a Teheran. A poche ore dall’arrivo di ElBaradei, Mahmoud Ahmadinejad ha colto l’occasione per ribadire che non ha intenzione di discutere il diritto iraniano a un programma atomico. Teheran ha messo in chiaro di non tenere in alcun conto l’ultimatum del Consiglio di Sicurezza. E poco importa che il capo dei negoziatori iraniani abbia promesso a ElBaradei piena collaborazione, in un gioco delle parti che non può convincere nessuno. All’infuori, forse, dello stesso ElBaradei. Che, ancora una volta, prende tempo, sostenendo di «dovere ancora esaminare» i dati raccolti. Il fatto è che, analisi o meno e nonostante il premio Nobel, la credibilità di ElBaradei ci appare ai minimi storici. Già due volte, nel 2003 e nel 2005, l’Agenzia atomica presieduta da ElBaradei ha emesso dossier che minimizzavano la probabilità di un programma bellico nucleare, salvo poi essere smentiti dalla stessa Repubblica islamica. A febbraio, erano circolate diverse voci sulle opinioni, più o meno “personali,” che ElBaradei avrebbe espresso in ambienti diplomatici. Ovvero, prima o poi, la comunità internazionale dovrà farsi una ragione dell’atomica iraniana. Sorge il dubbio, a questo punto, a proposito della presunta neutralità del premio Nobel ElBaradei
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