IL MATTINO di lunedì 20-12-04 pubblica a pag. 6 un articolo di Aldo Baquis sostanzialmente corretto. Criticabile, invece, la scelta dei titolisti: il continuo lancio di razzi da parte dei terroristi palestinesi e il ferimento, ieri, di due cittadini isrealiani a Sderot, non trovano spazio nel titolo,"Bizze di Peres, slitta l’accordo di governo" né è stato fatto un sottotitolo che informasse sull'accaduto.
Ecco l'articolo: Tel Aviv. Raggiunta venerdì una intesa politica per la costituzione di un governo congiunto, i dirigenti del Likud e dei laburisti sono stati impegnati ieri ad esaminare ultimi dettagli tecnici, cosa che ha fatto per ora slittare la cerimonia della firma dell'accordo. La intesa si basa sulla intenzione comune di realizzare nel 2005 un importante ritiro da Gaza (che prevede lo sgombero di una ventina di colonie) nonchè importanti riforme economiche concepite per rilanciare la economia dopo un periodo di recessione iniziato con l’Intifada palestinese (2000). Gli screzi vertono sul ruolo del leader laburista Shimon Peres nel futuro governo. Sharon gli ha detto che sarà nominato vice-premier, al fianco di Ehud Olmert (Likud). Ma una delle leggi fondamentali prevede che il primo ministro possa avere un solo vice. Dopo aver deciso di emendare quella legge fondamentale, Likud e laburisti si sono resi conto che occorrerà superare un periodo di settimane - o forse di mesi - prima che l'emendamento sia approvato in terza lettura. Nè Olmert nè Peres hanno accettato ieri di tenersi nel frattempo in disparte. In aiuto dei dirigenti dei due partiti è giunta però la semantica. Esperti hanno opinato che nulla impedisce a Sharon di affiancare al vice-premier (in ebraico: Memale makom) Olmert e a un altro vice-premier (in ebraico: Sgan) Silvan Shalom, ministro degli Esteri, un terzo vice-premier, ossia Peres, che riceverebbe la qualifica ebraica di «Mishnè», letteralmente «sostituto». Se questa formula non sarà trovata in contrasto con la legge fondamentale, la firma dell'accordo Likud-laburisti potrebbe avvenire rapidamente. Domani, infatti, i 2400 membri del Comitato centrale del partito laburista saranno chiamati ad approvare l’intesa col Likud e a scegliere i loro candidati al governo. Sulla carta, per 21 deputati laburisti si tratta di una vera cuccagna: otto saranno nominati ministri (due senza portafoglio), altri tre saranno sottosegretari, e altri quattro presiederanno commissioni parlamentari. Un sedicesimo deputato sarà nominato capo della lista parlamentare: una formazione che avrà dunque molti «ufficiali», e quasi nessun «soldato». Ma intanto nella Striscia di Gaza si continua a combattere. Ieri diversi razzi sparati dalla Striscia hanno colpito la vicina cittadina israeliana di Sderot, dove hanno ferito alcune persone. In reazione elicotteri israeliani da combattimento hanno sparato contro obiettivi palestinesi. Altri scontri sono avvenuti anche in altre zone dei Territori, dove proseguono i duelli fra l'esercito israeliano e i mortai dell’Intifada. Invitiamo i lettori di Informazione Corretta a dare il proprio giudizio su quanto scritto dal quotidiano napoletano. Cliccando sul link sottostante si aprirà una e-mail pronta per essere compilata e spedita.
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