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Chi sta affamando davvero Gaza 06/06/2025

Chi sta affamando davvero Gaza
Video di Naftali Bennett a cura di Giorgio Pavoncello

Chi sta affamando Gaza? Gli aiuti alimentari da Israele alla popolazione della Striscia sono aumentati ormai del 40% rispetto al periodo pre-bellico. Eppure continuiamo a vedere scene di persone affamate che si accalcano per accaparrarsi il cibo. La realtà è che Hamas usa gli aiuti alimentari come strumento per assoggettare la popolazione. Un video dell'ex premier Naftali Bennett (tradotto con intelligenza artificiale) pieno di dati e prove, ve lo dimostra.



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Informazione Corretta Rassegna Stampa
12.09.2025 Europa cialtrona
Commento di David Elber

Testata: Informazione Corretta
Data: 12 settembre 2025
Pagina: 1
Autore: David Elber
Titolo: «Europa cialtrona»

Europa cialtrona
Commento di David Elber 

 

 
David Elber

Corteo Pro Pal a Venezia, migliaia di manifestanti per Gaza: sicurezza  rafforzata. FOTO | SkyTG24
Israele viene condannato ingiustamente, mentre Stati colpevoli di stragi e violazioni restano impuniti. L’Europa è decadente e segnata da antisemitismo mascherato

Non passa settimana che l’Europa, intesa come Unione Europea o come suoi Stati membri in ordine sparso, accusi Israele di qualche crimine scellerato o invochi sanzioni o embarghi o tutti e due. L’ultima in ordine di tempo è stata la presidente della Commissione europea von der Leyen. A suo avviso, come in precedenza era avvenuto con i capi di governo di Spagna, Francia, Gran Bretagna e Italia, solo per citare quelli più importanti, Israele nel difendersi dai terroristi, inevitabilmente, fa un uso “sproporzionato” della forza, “affama” i civili o non rispetta il “diritto umanitario”. Per prima cosa è da sottolineare che i dati delle vittime o della presunta carestia provengono dalla medesima fonte: i terroristi stessi che tramite il loro fantomatico “ministero della sanità” e/o le ONG colluse con loro forniscono cifre mai verificate da nessun’altra fonte indipendente. Una situazione che mai si era verificata in nessun caso di partecipazione di Stati europei a guerre camuffate da operazioni di “peace keeping” o a operazioni anti-terrorismo, nelle quali mai è stato invocato l’inesistente principio di “proporzionalità”. Ma quando di mezzo c’è Israele, gli standard diventano magicamente diversi: in pratica a Israele, ipocritamente, è richiesto il rispetto di standard inesistenti che oltre tutto gli stessi europei non hanno mai rispettato. Si ha la sensazione che l’Europa si veda come un club “civile”, “democratico”, “pacifico” e “inclusivo”, ma nella realtà dei fatti è solamente decadente, corrotto, ipocrita e antisemita. Qualcuno ha mai sentito chiedere alla von del Leyen o al suo predecessore Juncker, di sanzionare l’Arabia Saudita o gli Emirati Arabi Uniti per i bombardamenti (quelli sì realmente indiscriminati) in Yemen o per la carestia provocata (anche quella reale) che ha causato oltre 400.000 morti veri? Qualcuno nella UE ha mai chiesto ragioni di come i 278.000 qatarioti trattano gli oltre 1.500.000 immigrati privati del passaporto, dei più elementari diritti civili, diritti lavorativi e trattati come schiavi che vivono in Qatar? L’inclusiva von der Leyen, il civilissimo Macron o il democratico Sànchez hanno mai proposto di riconoscere uno Stato curdo in Siria o in Iraq? Come mai nessuno in Europa chiede due Stati per due popoli per i curdi che sono oltre 30 milioni di persone?  

Ora vedremo alcuni esempi di doppio standard nelle operazioni militari condito da ipocrita e stucchevole etica che si vuole applicare unicamente a Israele. La Francia dopo gli attentati del 13 novembre 2015 ha iniziato una campagna di bombardamenti in Siria e in Iraq (assieme a paesi come la Gran Bretagna, Belgio, Danimarca, Olanda e altri) per sconfiggere l’Isis che era il mandante e l’esecutore degli attentati in Francia. I bombardamenti della coalizione capeggiata dagli USA di Barak Obama, hanno causato, tra Siria e Iraq, oltre 100.000 morti la cui stragrande maggioranza erano civili. Nessuno di questi paesi si è fatto remore a combattere a fianco delle truppe di Assad spalleggiato e protetto dalla Russia di Putin che aveva appena invaso e annesso la Crimea. Qualcuno in Europa ha mai chiesto ragioni di come sono state condotte le operazioni militari a Mosul? Bisogna ricordare che nell’assedio di Mosul sono morti oltre 30.000 civili a fronte di circa 3.000 terroristi dell’Isis che non avevano certo i tunnel e le strutture militari sotto gli ospedali o le scuole come Hamas a Gaza. Perché nessun capo di Stato europeo ha mai parlato di uso sproporzionato della forza a Mosul? Perché quando la NATO (compresa l’Italia di D’Alema) bombardava strutture civili in Serbia nessuno ha mai parlato di crimini contro l’umanità o attacchi indiscriminati verso i civili? Perché certi standard non valgono per la civile, democratica, pacifica e inclusiva Europa?

Perché, quando Barak Obama ha violato la sovranità del Pakistan, Stato alleato, per uccidere Bin Laden il terrorista ideatore dell’11 settembre, tutti gli europei si sono congratulati? Perché quando Israele ha deciso di eliminare i responsabili del 7 ottobre in Qatar, tutti gridano allo scandalo per la violazione della sovranità qatariota?

Perché i capi di Stato europei si sgolano nel condannare l’azione militare di Israele in Qatar contro i vertici terroristi di Hamas, mentre tacciono colpevolmente sulla violazione del diritto internazionale da parte del Qatar che offre «rifugio sicuro a coloro che finanziano, pianificano, sostengono o commettono atti terroristici» in violazione della Risoluzione 1373 del Consiglio di Sicurezza e della Convenzione internazionale per la repressione del terrorismo? Avrà, forse, a che vedere con i copiosi investimenti che il Qatar ha elargito in mezza Europa?

Israele è accusato di essere intransigente, sostengono gli europei, che con il nemico che ti attacca bisogna trovare un accordo pacifico in quanto la guerra è una sconfitta per tutti. Questo bel principio è stato applicato anche dalla Gran Bretagna della Thatcher in occasione dell’invasione delle Falkland da parte dell’Argentina. Nonostante le Falkland siano a oltre 10.000 chilometri dalla Gran Bretagna e la loro occupazione da parte dell’Argentina non costituisse un pericolo vitale per la G.B., gli inglesi non ci hanno pensato due volte prima di far guerra all’Argentina; altro che trattative o negoziati: la Thatcher si è fermata solo quando l’Argentina ha capitolato. 

Che dire della inclusiva Spagna? Sempre pronta ad accusare Israele di ogni malefatta mentre da decenni ha costruito un muro anti migranti attorno a Ceuta e Melilla che ha causato direttamente o indirettamente migliaia di morti. Perché nessuno in Europa, ad iniziare dal Papa, ha denunciato questo crimine contro l’umanità?

L’Europa è caduta in un abisso morale e civile del quale non si vede la fine. Se pensa di uscirne dando la colpa agli ebrei – come in passato – per tutti i mali del mondo compresi i suoi, siamo davvero alla fine della “civiltà” europea.

 


takinut3@gmail.com

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