Chi sta affamando davvero Gaza Video di Naftali Bennett a cura di Giorgio Pavoncello
Chi sta affamando Gaza? Gli aiuti alimentari da Israele alla popolazione della Striscia sono aumentati ormai del 40% rispetto al periodo pre-bellico. Eppure continuiamo a vedere scene di persone affamate che si accalcano per accaparrarsi il cibo. La realtà è che Hamas usa gli aiuti alimentari come strumento per assoggettare la popolazione. Un video dell'ex premier Naftali Bennett (tradotto con intelligenza artificiale) pieno di dati e prove, ve lo dimostra.
Il mondo anti-democratico è una minaccia per l’Occidente democratico Analisi di Antonio Donno
Testata: Informazione Corretta Data: 07 settembre 2025 Pagina: 1 Autore: Antonio Donno Titolo: «Il mondo anti-democratico è una minaccia per l’Occidente democratico»
Il mondo anti-democratico è una minaccia per l’Occidente democratico Analisi di Antonio Donno
Antonio Donno
La parata del 3 settembre a Pechino è stata l'occasione per far incontrare tutti i dittatori anti-occidentali, a partire da Putin, Xi e Kim. Si presentano come alternativa miglione della democrazia liberale occidentale e molti ci credono pure. Ma le loro economie sono allo sfascio (Russia e Corea del Nord) o in crisi (Cina). I tre dittatori vedono comunque nella presidenza Trump un sintomo della debolezza politica americana nell'arena internazionale.
Il recente incontro tra il russo Vladimir Putin, il cinese Xi Jinping e il nord-coreano Kim Jong-un ha un significato politico che trascende la messinscena con la quale è stato organizzato l’evento. Il dato politico che ne è emerso si pone in alternativa alle organizzazioni politiche ed economiche che caratterizzano l’Occidente dalla fine della seconda guerra mondiale ad oggi. Benché i rapporti tra Russia e Cina non si siano mai manifestati come antitetici dal crollo dell’Unione Sovietica sino ai nostri giorni, tuttavia essi non hanno mai superato i limiti della pura e semplice coesistenza. Dall’avvento al potere di Putin, però, le relazioni tra i due colossi asiatici si sono intensificate per ragioni economiche e politiche.
La Russia di Putin è in una pesante crisi economica che colpisce un numero altissimo di cittadini russi. Le ragioni di questa crisi possono essere individuate come segue: lo sviluppo massiccio del settore delle armi, convenzionali o non, ha eroso sempre più il campo strettamente economico: per quanto l’agricoltura sia l’asso nella manica della produzione cerealicola russa, tuttavia l’economia globale del paese è in stagnazione, se non in discesa negli ultimi tre anni. Il fatto è che, nella situazione attuale, l’economia russa è un’economia di guerra (Ucraina), con tutte le conseguenze che derivano nella vita quotidiana dei cittadini. L’inflazione annua è alta e i prezzi tendono a salire, con grande svantaggio dei consumatori russi. Di conseguenza, Putin deve appoggiarsi sempre di più sul sostegno di Xi Jinping, al fine di controllare, finché si può, il deficit economico che deriva dall’impresa ucraina.
Non diversa è la situazione della Corea del Nord. Benché il regime comunista non sia impegnato in imprese militari, il reddito pro-capite è così basso da sfiorare le ultime posizioni nella scala internazionale. Tra l’altro, gli scambi commerciali con la Cina sono crollati del 75%, perché Pechino ha progressivamente diminuito le importazioni dalla Corea del Nord, essendo in grado di provvedere da sola. Tuttavia, l’economia cinese è in una fase di recessione e la disoccupazione tra i giovani tende a salire. Insomma, il mondo comunista o post-comunista euro-asiatico tende a rallentare la sua corsa in gara con l’Occidente. Il che dovrebbe avvantaggiare politicamente l’Europa Occidentale e gli Stati Uniti. Nello stesso tempo, però, non sono da escludere movimenti politico-militari, accanto a quello russo in Ucraina, che tendano a mettere in crisi le alleanze occidentali.
Diamo uno sguardo all’area dell’Asia-Pacifico. Qui la situazione è apparentemente stabile, ma l’incontro dei tre, da cui si è partiti in questo articolo, va considerato attentamente. Il regime nord-coreano ha messo definitivamente da parte il progetto di annettere la Corea del Sud? L’invasione dell’Ucraina da parte di Putin può essere un lasciapassare per Kim Jong-un per pensare ad una possibile creazione di una Corea unificata con l’eliminazione di quella del Sud? E gli Stati Uniti di Trump che cosa farebbero se ciò dovesse avvenire? La questione è complessa, ma l’incontro dei tre leader è avvenuto in un momento storico molto particolare, essendo Donald Trump presidente degli Stati Uniti. La presidenza di Trump è vista da Putin e da Xi Jinping come l’espressione politica più evidente della debolezza degli Stati Uniti nell’arena internazionale.
Il caso dei rapporti tra il presidente americano e l’Unione Europea testimoniano che il mondo occidentale sta attraversando un periodo di indebolimento di quell’unità che lo aveva caratterizzato dalla fine della seconda guerra sino a qualche tempo fa, cioè quando Trump è tornato al potere a Washington. La mancanza di un ferma reazione – al di là delle solite sanzioni economiche – di fronte all’invasione ed annessione russa di parte dell’Ucraina sta a dimostrare che il mondo occidentale vive una fase di incrinamento delle proprie capacità politiche a livello internazionale. Il che sta favorendo i progetti della parte antidemocratica del sistema politico internazionale.