Chi sta affamando davvero Gaza Video di Naftali Bennett a cura di Giorgio Pavoncello
Chi sta affamando Gaza? Gli aiuti alimentari da Israele alla popolazione della Striscia sono aumentati ormai del 40% rispetto al periodo pre-bellico. Eppure continuiamo a vedere scene di persone affamate che si accalcano per accaparrarsi il cibo. La realtà è che Hamas usa gli aiuti alimentari come strumento per assoggettare la popolazione. Un video dell'ex premier Naftali Bennett (tradotto con intelligenza artificiale) pieno di dati e prove, ve lo dimostra.
Quella 'flotta' ha ben poco di umanitario Commento di Fiamma Nirenstein
Testata: Il Giornale Data: 07 settembre 2025 Pagina: 12 Autore: Fiamma Nirenstein Titolo: «Quella 'flotta' ha ben poco di umanitario»
Riprendiamo da IL GIORNALE di oggi 07/09/2025 a pag. 12 il commento di Fiamma Nirenstein dal titolo: "Quella 'flotta' ha ben poco di umanitario".
Fiamma Nirenstein
Global Sumud Flotilla, un'operazione di propaganda per Hamas, ma anche molto costosa. Di umanitario non c'è nulla.
Troppa roba, stavolta avete esagerato, il castello di carte si disfa. La Flotilla, con la sua ricca scenografia populista, dona i colori del ridicolo anche ai partiti italiani che hanno i loro rappresentanti, quattro, a bordo e che chiedono alla Meloni di coprirli. La missione è umanitaria? Poco: si è scordata di chiedere di liberare gli ostaggi israeliani, ridotti a scheletri laggiù. Pochissimo, dato che insiste sull’utilità di consegnare quei due pacchetti, mentre per esempio il 4 settembre sono arrivati all’ingresso di Kerem Shalom e di Zikim 221 camion, 331 aspettano di essere ritirati, in quattro settimane sono stati consegnati 50 milioni di pasti, si diffondono le foto di due supermarket a Khan Yunes e a Gaza City, si va persino al “Cafè Nutella”.
La fame c’è dove il cibo non si può distribuire a causa dell’appropriazione di Hamas, chi ci prova viene picchiato, ucciso non da Israele ma da Hamas mentre i suoi accoliti applaudono. Dunque, se non sono umanitari i regali della Flotilla, che cosa sono? Propaganda molto cara, ben 70 barche comprate in silenzio da acquirenti che avrebbero potuto usare i soldi per donarli alle organizzazioni che si sa per certo che portano aiuto. E ora, in mare, basterebbe passare da Ashdod, il porto di Israele dove è consentito l’accesso alle acque territoriali, perché arrivasse a destinazione. La Flotilla non vuole beneficare la popolazione, ma Hamas, cioè a un’organizzazione terrorista, cerca la provocazione, propone un avvicinamento violento e proprio nei giorni in cui Macron porta all’ONU la proposta dello Stato palestinese.
La frode è palese e la legittima l’accusa di genocidio basata su cifre di fonte Hamas, mai verificate, che frana a sua volta su ricerche (vedi lo studio del Begin Sadat Center) da cui escono false morti di bambini, finti studiosi che pagano trenta euro per diventare accusatori ufficiali, giudici che compiono violenze carnali. E molti maniaci, come sempre sono gli antisemiti. La verità è quella di una guerra contro un mostro senza scrupoli, Hamas, in un’area densamente popolata. Hamas non indossa la divisa, è intercambiabile con i civili che usa a piacimento, fa più morti possibile fra di loro, mentre Israele si sforza di salvaguardarli. Alla jihad l’odio e la menzogna sono prescritti per vincere, la Flotilla e il pubblico di intellettuali che a Venezia applaude Hamas questo ricevono. Odio e menzogna, mentre Israele combatte anche per loro.
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