Chi sta affamando davvero Gaza Video di Naftali Bennett a cura di Giorgio Pavoncello
Chi sta affamando Gaza? Gli aiuti alimentari da Israele alla popolazione della Striscia sono aumentati ormai del 40% rispetto al periodo pre-bellico. Eppure continuiamo a vedere scene di persone affamate che si accalcano per accaparrarsi il cibo. La realtà è che Hamas usa gli aiuti alimentari come strumento per assoggettare la popolazione. Un video dell'ex premier Naftali Bennett (tradotto con intelligenza artificiale) pieno di dati e prove, ve lo dimostra.
Almeno il Papa si ricorda degli ostaggi Editoriale del Foglio
Testata: Il Foglio Data: 28 agosto 2025 Pagina: 3 Autore: Editoriale Titolo: «Almeno il Papa si ricorda degli ostaggi»
Riprendiamo dal FOGLIO di oggi, 28/08/2025, a pag. 3, l'editoriale dal titolo "Almeno il Papa si ricorda degli ostaggi".
A differenza di molti vescovi che si concentrano su Gaza dimenticando gli ostaggi, Papa Leone XIV ne invoca con forza la liberazione, segnando un importante cambio di passo
Leone XIV mantiene la barra dritta, senza cedere alla prosopopea pro Pal che ha contagiato tanti vescovi (anche italiani) che elencano i morti di Gaza ma si dimenticano, sempre più spesso, degli ostaggi israeliani che da quasi due anni sono nelle mani dei terroristi di Hamas. Ieri, al termine dell’udienza generale, il Papa ha rivolto l’ennesimo appello perché “si ponga termine al conflitto in Terra Santa, che tanto terrore, distruzione e morte ha causato”. Fatta la premessa, Prevost ha detto: “Supplico che siano liberati tutti gli ostaggi, si raggiunga un cessate il fuoco permanente, si faciliti l’ingresso sicuro degli aiuti umanitari e venga integralmente rispettato il diritto umanitario, in particolare l’obbligo di tutelare i civili e i divieti di punizione collettiva, di uso indiscriminato della forza e di spostamento forzato della popolazione”. Infine, il Pontefice si è associato “alla Dichiarazione congiunta dei Patriarchi greco-ortodosso e latino di Gerusalemme, che ieri hanno chiesto di ‘porre fine a questa spirale di violenza, di porre fine alla guerra e di dare priorità al bene comune delle persone’”. Parole chiare, condivisibili da chiunque e lontane da ogni retorica politica e demagogica che si strugge per la fame patita nella Striscia e non considera mai le altre vittime, quelle rapite il 7 ottobre e portate nei tunnel sotterranei a patire la fame (sì, anche loro). Il Papa non se lo scorda e pur condannando le azioni del governo israeliano – ha pubblicamente denunciato, ad esempio, l’attacco contro la parrocchia della Sacra Famiglia a Gaza City – sa che la soluzione alla tragedia non potrà essere trovata abbracciando la causa di un popolo e dimenticandosi dell’altro. Dopo le supposizioni sul “genocidio” in essere, un cambio di passo non da poco.
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