venerdi 01 novembre 2024
CHI SIAMO SUGGERIMENTI IMMAGINI RASSEGNA STAMPA RUBRICHE STORIA
I numeri telefonici delle redazioni
dei principali telegiornali italiani.



Ordine cronologico - Ordine alfabetico
 1 | 2 | 3 | 4 | 5 | 6 | 7 | 8 | 9 | 10 | >>  
Lettera a un amico antisionista 24/01/2011 -

Pierluigi Battista
Lettera a un amico antisionista
Rizzoli

“Lascia che le mie parole echeggino nel profondo della tua anima: quando qualcuno attacca il sionismo, intende gli ebrei” — Martin Luther King.
A più di sessant’anni dalla Seconda guerra mondiale, l’antisemitismo si declina nel dibattito politico e si annida nelle coscienze in modo subdolo, grazie a chi dichiarandosi pacifista si nasconde dietro la bandiera dell’antisionismo per condannare sempre e comunque la politica di Israele, con tanto di boicottaggi nei supermercati, nelle università e nello sport. In questo saggio imperdibile indirizzato a tanti antisemiti il giornalista invita a riflettere. Perché dietro la buonafede o le belle parole di chi si finge imparziale, dietro l’irresponsabile conformismo, dietro tanta virtuosa indignazione si cela un vecchio cancro ideologico che ha già fatto milioni di vittime.

Ripensare l'Olocausto 20/07/2009 -

Yehuda Bauer
Ripensare l’Olocausto
Baldini Castaldi Dalai L’Olocausto,

 L’immane tragedia che ha colpito il popolo ebraico durante la Seconda Guerra mondiale ha rappresentato un autentico spartiacque nella storia umana. È ancora possibile, a più di sessant'anni di distanza, dire qualcosa di nuovo sull'Olocausto? E, soprattutto, ha senso farlo? A questi due interrogativi, che costituiscono il filo rosso di questo saggio, Yehuda Bauer, uno fra i più importanti storici viventi dell’Olocausto, risponde affermativamente con un libro che, prendendo in considerazione aspetti noti e meno noti dello sterminio degli ebrei, riesce a fornirci un quadro esaustivo e inconsueto di questa tragedia senza precedenti nella storia dell'umanità.

Surrender 31/12/2009 -

Bruce Bawer
Surrender
Doubledaybooks

Bruce Bawer’s While Europe Slept sounded the alarm about the dire impact of Muslim immigration in Europe. Now, in Surrender, he reveals that a combination of fear and political correctness has led politicians, intellectuals, religious leaders, and the media—both in the United States and abroad—to appease radical Islam at the cost of our most cherished values: freedom of speech and freedom of the press. And the cost could ultimately be even higher—the imposition of sharia law in places where liberty once reigned. Fearless and excoriating, this book is an essential wake-up call for everyone concerned about the preservation of our most fundamental freedoms.

Dietro il vetro sottile 28/01/2010 -

Gad Beck
Dietro il vetro sottile
Einaudi

E’ un libro straordinario nel quale l'autore, nato a Berlino da padre ebreo e padre tedesca, racconta con una voce freschissima e mai patetica l'avventura di un ragazzo ingenuo ma arguto profondamente buono che riuscì a non farsi contaminare dalla paura e dall'orrore del totalitarismo nazista.
Ebreo omosessuale nella Berlino nazista, leader adolescente della resistenza, Beck è riuscito a sopravvivere all’Olocausto sopportando l’orrore di quegli anni con il cuore aperto e senza odio.
Dopo la guerra lo scrittore ha contribuito ad organizzare l’emigrazione dei superstiti ebrei in Palestina dove è andato a vivere nel 1947 per tornare a Berlino nel 1979.

Storia degli ebrei sefarditi 06/12/2010 -

Esther Benbassa – Aron Rodrigue
Storia degli ebrei sefarditi
Einaudi


Gli storici Benbassa e Rodrigue raccontano in questo prezioso saggio la storia della diaspora sefardita, la minoranza ebrea spagnola che, cacciata dalla penisola iberica all'indomani della scoperta dell'America, si insediò nei territori dell'Impero Ottomano, nei Balcani e in Asia minore. E lì si è sviluppata mischiando lingua, tradizioni, costumi e vita sociale con l'Islam mediterraneo. L'Impero Ottomano era un contesto multietnico e multiculturale in cui lingue, religioni e modelli economici e sociali si integravano e in cui gli ebrei, così come greci e armeni, godevano di ampie autonomie e funzionavano di fatto come uno stato nell'Impero, sotto la guida dei rabbini e dei notabili. La nascita di nuovi Stati con forte identità nazionale su base etnica segnerà la fine di quella fase e l'inizio delle persecuzioni.

<< pagina precedentepagina seguente >>
www.jerusalemonline.com
SCRIVI A IC RISPONDE DEBORAH FAIT