domenica 10 novembre 2024
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Processo ai nemici di Israele 23/09/2011 -

Alan Dershowitz
The Case Against Israel’s Enemies
Wiley

Tradotto in italiano da edizioni Eurilink, ordinabile presso qualunque libreria

In addition to Hamas, Alan Dershowtiz, Harvard law professor, argues that Israel's most dangerous enemies include Jimmy Carter and other western leaders who would delegitimize Israel as an apartheid regime subject to the same fate as white South Africans; Israel's academic enemies, led by professors Stephen Walt and John Mearsheimer, who would accuse supporters of Israel of dual loyalty and indeed disloyalty to America; and Iran, led by Ahmadinejad, which threatens Israel by its development of nuclear weapons, which it has publicly threatened to use against the Jewish state. The author is at his outspoken changing both the tone and the focus of the debate about Israel's adversaries at a time when the future existence of Israel is increasingly imperiled. This book is vital to read for those who want to investigate the vile charges levelled against Israel and the motivations and moral turpitude of her enemies.

Se Auschwitz è nulla. Contro il negazionismo 27/02/2012 -

Donatella Di Cesare
Se Auschwitz è nulla. Contro il negazionismo
Il Nuovo Melangolo

Chi sono i negazionisti? Perché negano che le camere a gas siano mai esistite? Questo libro offre una prima riflessione politica e filosofica su un fenomeno, di dimensioni internazionali, radicato e diffuso anche in Italia, dove gli adepti del negazionismo sono andati costruendo il luogo della loro negazione nell'ombra propizia degli ultimi decenni. Di qui rivendicano il diritto di poter negare lo sterminio degli ebrei d'Europa attraverso libri, periodici e avvalendosi non di rado anche di una cattedra. Ma il negazionismo è un'opinione come un'altra? Il nesso di complicità tra annientamento e negazione rende problematico il concetto di opinione. Attraversando le bassure della negazione, dai nuovi hitleriani fino a Mahmoud Ahmadinejad, emerge la minaccia di una negazione che non si limita al passato, ma vorrebbe reiterarsi nel futuro. E in tale contesto che va ripensata la "singolarità" di Auschwitz.

Requiem tedesco 19/10/2009 -

Amos Elon
Requiem tedesco.
Storia degli ebrei in Germania 1743-1933
Mondatori (Le scie)

In questo studio di nuova impostazione e limpida obiettività, il giornalista Amos Elon ci riporta indietro di quasi due secoli e ricostruisce la vicenda degli ebrei in Germania dal 1743 al 1933: un arco di tempo che li ha visti raggiungere traguardi culturali talmente alti da far parlare di un 'secondo Rinascimento'. In questo saggio, che mette in luce il lungo processo storico che precede la tragedia dell’Olocausto, gli eventi storici decisi dagli uomini di potere sono intrecciati con le vicende dei singoli e delle classi sociali. Ne risulta un affresco convincente e fecondo, un libro che merita di essere conosciuto da tutti gli insegnanti di lingua e letteratura tedesca e non solo.

Spie all’ombra della mezzaluna 08/04/2010 -

Anita Engle
Spie all’ombra della mezzaluna
Baldini Castaldi Dalai


Dopo il massacro degli Armeni, la furia turca rischia di travolgere anche il popolo d'Israele. È allora che alcuni amici, spinti dall'urgenza di liberare la Palestina, decidono di istituire una rete di spionaggio per appoggiare i liberatori inglesi. In questo saggio la ricercatrice inglese Anita Engle indaga il mistero che si cela dietro il gruppo ebraico N.I.L.I.  nato dal coraggio di piccoli uomini che, giunti da disparate zone, si erano insediati imparando a convivere pacificamente con gli arabi. Per tutta la durata del conflitto essi servirono da collegamento fra le truppe del generale Allenby di stanza in Egitto e gli ebrei ostili, trasportando armi, dispacci e informazioni sulla dislocazione del nemico. Tanto determinante fu il loro ruolo nella vittoria inglese, quanto nullo il merito che fu loro tributato.

Sopravvivere e vivere 26/08/2010 -

Denise Epstein
Sopravvivere e vivere
Adelphi


Il drammatico destino della scrittrice ebrea Irène Némirovsky - nata a Kiev nel 1901, sfuggita alla rivoluzione bolscevica nel 1917 e morta ad Auschwitz nel 1942 – rivive in questa lunga intervista di Clémence Boulouque a Denise Esptein la figlia maggiore della Némirovsky che con straziata pietas filiale farà conoscere al mondo il capolavoro della madre “Suite francese” ricopiandolo per poi darlo alle stampe nel 2004.
In queste pagine, dense di emozione e non prive di punte polemiche, Denise ripercorre, con la limpida chiarezza del suo spirito indomabile ma anche con l’arguzia e l’ironia che le sono proprie, un’esistenza in cui le assenze hanno pesato più delle presenze, e la memoria (e la difesa della memoria stessa) ha svolto un ruolo determinante.

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