sabato 15 giugno 2024
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I numeri telefonici delle redazioni
dei principali telegiornali italiani.



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Nomade 09/08/2010 -

Ayaan Hirsi Ali
Nomade
Rizzoli

La scrittrice somala arrivata in Olanda nel 1992 ed eletta in Parlamento dieci anni dopo è nota soprattutto per il suo impegno in favore dei diritti umani e in particolare dei diritti delle donne. Nel suo ultimo saggio, seguito ideale della controversa autobiografia Infedele, l’autrice che dal 2006 vive in America racconta la sua esperienza di figlia e di donna in un contesto culturale in cui l’altra metà del cielo è ancora costretta alla mutilazione genitale, alla schiavitù coniugale, alla lapidazione. Il racconto della sua vita diventa infatti il punto di partenza di un viaggio nel cuore delle comunità islamiche del libero Occidente, ad ascoltare le testimonianze di decine di donne maltrattate e oppresse. Per concludere che da questa terribile realtà si può uscire solo con una solidarietà nuova, capace di coinvolgere le scuole, la politica, la Chiesa.

Tra i giusti: storie perdute dell’Olocausto nei paesi arabi 05/08/2010 -

Robert Satloff
Tra i giusti: storie perdute dell’Olocausto nei paesi arabi
Marsilio

Quanto è accaduto nel Nord Africa durante l'Olocausto è rimasto fino ad oggi coperto dalla sabbia del deserto malgrado migliaia di ebrei siano stati espropriati dei loro beni, siano stati imprigionati nei campi di lavoro, siano stati deportati nei campi di sterminio in Europa. L'autore, storico americano e direttore del Washington Istitute for Near East Policy, ha ricostruito la vita di molte famiglie rintracciando i pochi superstiti a Londra, Parigi, Tunisi. In questo saggio imperdibile Satloff  ci racconta le storie di alcuni arabi che aiutarono famiglie ebree a salvarsi durante la persecuzione nazista. Un documento scottante per tutti gli arabi che insistono a negare l’Olocausto.

Le mie migliori barzellette ebraiche 02/08/2010 -

Daniel Vogelmann
Le mie migliori barzellette ebraiche
Giuntina

L’autore, direttore editoriale della casa editrice Giuntina, punto di riferimento dal 1980 per chi vuole conoscere meglio la cultura ebraica, ci fa un regalo inaspettato: un piccolo libro di 65 pagine con le illustrazioni di Bjørn Okholm Skaarup, da tenere sul tavolino da notte e leggere un poco alla volta per addormentarci con una risata. Su suggerimento del figlio Shulim, Vogelmann mette a disposizione di tutti le barzellette raccontate nel corso di una vita: ogni lettore è libero di allestire la sua personale classifica. L'ironia e l'autoironia sono una componente essenziale dell'ebraismo. Cominciare dalle barzellette è un'ottima strada per avvicinarsi alla cultura ebraica.

Ciò che ci unisce non ha tempo 29/07/2010 -

Peter Singer
Ciò che ci unisce non ha tempo
Il Saggiatore

David Oppenheim fu insegnante di letteratura classica in un prestigioso liceo di Vienna. Intellettuale sensibile e aperto alle nuove idee, scrisse un breve saggio insieme a Sigmund Freud. Nato in Moravia nel 1881 in una famiglia ebrea, combatté con onore nella Grande guerra e seppe comunicare ai propri allievi una straordinaria passione per i classici e la filosofia umanistica. Ateo e contrario al sionismo morì nel 1943 in un campo di concentramento, dopo avere assistito incredulo e impotente all'affermarsi della cieca follia nazista. Il nipote Peter Singer, considerato uno dei pensatori più importanti nel campo dell’etica, ne ricostruisce con grande maestria le vicende e la personalità attraverso le numerose lettere indirizzate alla moglie e ai figli.

Il testimone inascoltato 26/07/2010 -

Yannick Haenel
Il testimone inascoltato
Guanda


In piena seconda guerra mondiale Jan Karski è un militare di stanza in Polonia attivo nella Resistenza che viene contattato dai leader di due organizzazioni ebraiche. Dopo aver assistito nel ghetto di Varsavia agli orrori e alla miseria a cui il popolo ebraico fu costretto a piegarsi, decide di accettare l'incarico propostogli dalle due organizzazioni, ovvero quello di diventare testimone e messaggero della Shoah.
Per più di due anni viaggerà in tutta Europa e negli Stati Uniti per raccontare ai grandi della Terra il dramma dello sterminio nazista degli ebrei. Resterà pressoché inascoltato e dopo la fine del conflitto deciderà di ritirarsi a vita privata consegnando le sue memorie in un libro pubblicato nell’immediato dopoguerra. Partendo da quei ricordi Haenel  trasporta in forma romanzata il racconto di un'esistenza realmente vissuta, che non fu inutile al mondo. Il libro dello scrittore francese è un modo per tenere viva una memoria che rischia di restare obliata dagli anni e dall’indifferenza.

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