IC Mappamondo: Fantasmi imperiali infestano il mondo 18/04/2024
Analisi di Gabriel Barouch
Autore: Gabriel Barouch

IC Mappamondo: Fantasmi imperiali infestano il mondo
Analisi di Gabriel Barouch

Xi, Khamenei e Putin, tutti e tre eredi di grandi imperi antichi, tutti e tre desiderosi di rifarsi un impero a scapito dei vicini. Ma è così che era scoppiata anche la Seconda Guerra Mondiale, con le rivendicazioni dei territori tedeschi da parte della Germania

Cosa hanno in comune i governanti di Pechino, Mosca e Teheran? Vogliono la stessa cosa, egemonie imperiali:
La Cina del presidente Xi Jinping sta cercando di rivendicare il potere e i privilegi delle grandi dinastie che un tempo dominavano l’Asia.  Il progetto neo-imperiale della Cina prevede la repressione spietata dei suoi uiguri, dominio sulle Filippine con molteplici controversie e tentativi di annessione di Taiwan.
Putin sta canalizzando la memoria, e i metodi, dei famosi conquistatori del passato imperiale della Russia e dell’Unione sovietica di Stalin.
L’Iran sta utilizzando milizie, missili e altri mezzi per costruire una sfera di influenza che comprenda parti del vecchio impero persiano.

Nel tentativo di ottenere ciò, la Russia sta distruggendo l’Ucraina e brutalizzando la sua popolazione, l’Iran e i suoi miliziani (come hanno dimostrato il terribile massacro di Hamas del 7 ottobre e le sue conseguenze) hanno ripetutamente gettato il Medio Oriente nel caos.

Facciamo un passo indietro nel tempo
Cosa voleva il Führer 2 anni prima dello scoppio della II Guerra Mondiale? 

Nel 1938, Hitler continuò ad alzare il livello della tensione fino al punto di minacciare apertamente l’invasione della Cecoslovacchia con la scusa di “liberarne” gli abitanti di lingua tedesca. Il governo cecoslovacco, che in quegli anni era rimasto l’unico governo democratico di tutta l’Europa centrale, si era premunito contro questa eventualità e aveva siglato da tempo un’alleanza difensiva con i vincitori della Prima guerra mondiale, Francia e Regno Unito. Ma i due paesi non avevano nessuna intenzione di scatenare un conflitto in nome di una piccola repubblica.

Alla conferenza di Monaco, organizzata all’ultimo momento per persuadere Hitler a rinunciare alla guerra, Regno Unito e Francia, con l’aiuto e la mediazione di Benito Mussolini, persuasero i leader cecoslovacchi ad accettare la cessione dei Sudeti alla Germania. Convinti di aver evitato una nuova guerra mondiale, i leader francesi e britannici tornarono a casa tra le acclamazioni dei loro cittadini.

Come dimostrò poi la storia Hitler non era interessato alla Cecoslovacchia!

Torniamo a oggi

Cosa vuole Putin?

Dopo aver distrutto l’economia dell’Ucraina, il futuro del paese e occupato vari territori, l’Ucraina assomiglia sempre più alla Cecoslovacchia di Hitler.

Infatti, Putin vuole costruire un impero filo-russo che si estenda da «Vladivostok (la parte più orientale della Russia, a Lisbona». L'ex presidente russo Dmitrij Medvedev, tra i più stretti collaboratori dello zar, rivela il suo obiettivo finale con un messaggio pubblicato su Telegram. Una Europa senza Nato e sotto l’influenza russa.

Cosa vuole Xi Jinping?

Pechino cerca una sfera di influenza – quella che alcuni analisti descrivono come una versione moderna del vecchio sistema tributario imperiale cinese. Sta ricostruendo vecchi modelli all’interno dell’Eurasia continentale. E anche se la Cina non sta cercando di conquistare paesi stranieri, come fa la Russia, ha tuttavia controversie territoriali irrisolte, dall’Himalaya al Mar Cinese Meridionale.

Gli echi imperiali sono impossibili da non essere sentiti. Pechino basa le sue rivendicazioni sul Mar Cinese Meridionale sulla portata e l’influenza della dinastia Han due millenni fa

Cosa vuole Ali Khamenei?

Vediamo i fatti recenti. L'Iran ha diverse milizie sotto il proprio comando in 7 diversi paesi e territori non iraniani:

  • Battaglione 313 Brigata Baquir e forza di difesa locale Quwat-al-Ridha in territorio Siriano,
  • Brigata Fatemyioun in Afganistan,
  • Brigata Zainahiyoun in Pakistan
  • Asa’ib Ahi al Haq in Iraq
  • Hezbollah in Libano
  • Hamas, Jihad Islamica, Harakat al Sabireen Territori palestinesi
  • Houthi in Yemen

14 Settembre 2019: due impianti petroliferi Aramco del gigante saudita, nell'est del Paese, sono stati attaccati dai droni. L'offensiva è stata rivendicata dai ribelli Houthi dello Yemen, sostenuti dall'Iran.

13 Aprile: l’Iran ha orchestrato l’attacco con missili balistici, droni e missili Cruise (circa 300) allo Stato d’Israele. Questi missili sono passati sopra lo spazio aereo dell’ Arabia Saudita (in parte sopra la Mecca sacra ai musulmani), Giordania e Iraq indipendentemente dal fatto che fossero o no d’accordo. 

De facto l’Iran si sta prendendo la Penisola Arabica per costruire una sfera di influenza che comprenda parti del vecchio impero persiano controllando circa il 50% della produzione mondiale di petrolio esportato soprattutto in Cina e Europa.

I governanti di Teheran, immaginano un “grande Iran” che includa “non solo la Mesopotamia ma anche il Caucaso e gran parte dell’Asia centrale e meridionale”. Ciò non richiede l’affermazione del controllo politico o militare diretto sulla regione: l’Iran è troppo debole per questo. Piuttosto, Teheran sta utilizzando delegati, forze per operazioni speciali e altri strumenti asimmetrici per degradare la sovranità dei suoi vicini e influenzare gli eventi dallo Yemen al Levante. Nel frattempo, sta sviluppando gli strumenti militari, dai missili balistici  al programma nucleare, che faciliterebbero la spinta verso il dominio, cacciando i rivali  Stati Uniti e Israele.


Gabriel Barouch


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