Dopo 80 anni continuano a gridare Juden rauss 11/03/2024
Diario di guerra di Deborah Fait
Autore: Deborah Fait

Dopo 80 anni continuano a gridare Juden rauss
Diario di guerra di Deborah Fait


David Parenzo, notoriamente di sinistra, contestato al grido “fuori i sionisti di merda dall’università”

Qualcuno ieri ha detto che siamo arrivati alla “Notte dei Cristalli”, tragedia da cui ebbe inizio la Shoah. Penso abbia ragione perché dopo di allora non si era mai visto nella storia una simile persecuzione e un odio così travolgenti e trasversali. Sappiamo cosa è accaduto a Roma l’8 marzo con gli ebrei cacciati dai cortei come dalle università. Nel corteo di non-una-di-meno hanno chiesto alla giovane che indossava un cartello accusando Hamas, se fosse ebrea e se fosse pagata da Israele e poi fuori dal corteo! Alla Sapienza hanno praticamente cacciato David Parenzo, notoriamente di sinistra, al grido “fuori i sionisti di merda dall’università”. Eccolo dunque il grido moderno corrispondente al vecchio “Juden rauss” nazista. Fuori gli ebrei, fuori i sionisti. A Firenze i nazi islamici hanno raggiunto l’apoteosi andando a manifestare davanti alla libreria in cui Elisabetta Fiorito presentava il libro “GOLDA”, la grande statista israeliana, premier di Israele, donna laburista quindi di sinistra. Secondo gli ammiratori dei tagliagole, del tutto ignoranti della storia del personaggio, era sufficiente che fosse ebrea e israeliana per boicottare un libro che raccontava la sua vita. Fuori dalla libreria Giunti Odeon si era raccolta una folla di manifestanti al grido di “Palestina libera”. Adesso, qualcuno mi dica se si può essere più idioti, contestavano una donna morta nel 1978, una delle prime donne al mondo diventata Primo ministro per meriti suoi e non di parentado importante. Dovrebbe essere un esempio di orgoglio per le femministe e lo è, per quelle vere, non per le sciacquette violente dei Centri sociali e per le snob figlie di papà. Alla fine della presentazione del libro, l’autrice e il pubblico presente sono stati fatti uscire da un ingresso laterale, per motivi di sicurezza. Siamo arrivati a questo punto della follia antisemita che sta travolgendo l’Italia. Ma non solo l’Italia, l’8 marzo in Norvegia, a Oslo, sono intervenute alcune donne che portavano cartelli di sostegno agli ostaggi rapiti da Hamas. Appena gli organizzatori filo palestinesi se ne sono accorti, urlando “Dal fiume al mare, Palestina libera”, li hanno aggrediti e proibito loro di partecipare alle manifestazioni. A Londra hanno arrestato un manifestante perché portava un cartello contro le stragi commesse da Hamas. Come vedete non solo l’Italia, tutta Europa è nelle mani di questi soggetti folli, violenti e antisemiti. A questo punto la cosa si fa pericolosa e non sappiamo dove ci porterà. L’atmosfera di odio che si respira oggi era stata, in un tempo non tanto remoto, cavalcata da Hitler e aveva portato all’assassinio di 6 milioni di ebrei. Il male che rappresentano quelli che urlano “fuori gli ebrei” sta aumentando a dismisura, in Germania sono decine di aggressioni al giorno, in Francia gli atti antisemiti sono aumentati del 500%, come negli Stati Uniti. Essere ebrei ed essere riconosciuti come tali è pericoloso, a volte è mortalmente pericoloso. Secondo il filosofo ebreo Emile Fackenheim l’antisemitismo si presenta e si esaurisce in tre tappe: “Voi non potete vivere tra noi come ebrei”, “Voi non potete vivere tra noi”, “Voi non potete vivere”. Siamo arrivati in pochi mesi alla seconda, adesso aspettiamo la terza. Ma questa volta faticherete, ohhh se faticherete ad ammazzarci.

Deborah Fait
Deborah Fait