Sono manipolazioni dei dati o errori? «Non c’è dubbio che esiste una grande difficoltà pratica. Al momento dei 36 ospedali di Gaza solo 13 sono in funzione, 6 al nord e 7 al sud. Quindi il sistema che conta le vittime in base ai dati dei ricoveri è saltato. Molti militanti poi muoiono nei tunnel distrutti, o in zone non accessibili per i combattimenti. Però il GMO indica come fonte dei suoi dati informazioni raccolte attraverso i media, senza spiegare di cosa si tratta e quale metodo venga usato».
Perché lei sostiene che c’è una motivazione politica? «Per due ragioni. La prima è che diminuendo il numero degli uomini morti rispetto ai bambini e le donne si crea un’opportunità di pubbliche relazioni, per suscitare simpatia verso i civili da usare come leva. Ciò non riduce la vera ed enorme sofferenza degli abitanti di Gaza, ma ha una convenienza politica. La seconda è che Hamas vuole proiettare un’immagine vincente nel conflitto, e sottostimando il numero delle vittime tra gli uomini adulti dimostra che non sta subendo gravi perdite militari».
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