Israele elimina i pasdaran in Siria

Commento di Mirko Molteni
Testata: Libero
Data: 21/01/2024
Pagina: 4
Autore: Mirko Molteni
Titolo: Israele elimina i pasdaran anche in Siria

Riprendiamo da LIBERO di oggi, 21/01/2024, a pag. 4 con il titolo "Israele elimina i pasdaran anche in Siria" il commento di Mirko Molteni. 

Mirko Molteni
Mirko Molteni

Raid su Damasco, uccise 5 Guardie della Rivoluzione iraniana
Raid su Damasco, uccisi 5 ufficiali delle Guardie Rivoluzionarie iraniane

Lo diceva il premier israeliano Benjamin Netanyahu: «Stiamo già attaccando l'Iran». Non il territorio persiano, ma i militari iraniani dislocati fra le milizie alleate, su tutte Hezbollah. L'ultimo raid della guerra indiretta Israele-Iran s’è avuto ieri, quando caccia ebraici in volo sul Golan hanno sparato missili sulla capitale della Siria, Damasco, centrando un palazzo nel quartiere di Mazzeh.
Per l'Osservatorio Siriano per i diritti umani, sono morte in totale 10 persone. Fra le vittime, 5 ufficiali delle Guardie Rivoluzionarie iraniane, i “pasdaran”, che offrivano supporto di intelligence a Hezbollah e al governo siriano. È stato ucciso il capo dei servizi segreti di Teheran in Siria, Haj Sadiq, e i suoi subalterni Hojatollah Omidvar, Ali Aghazadeh, Hossein Mohammadi e Saeed Karimi.
Da Israele no comment, come sempre nel caso di incursioni sulla Siria. Dall'Iran il ministero degli Esteri ha parlato di “atto criminale”, poi il presidente Ebrahim Raisi ha promesso che«l'azione non rimarrà senza risposta». L’aviazione israeliana ha anche colpito con droni un'automobile ad Al Bazouriya, nei paraggi di Tiro, in Libano.
Sull'auto sono morti due membri di Hezbollah, fra cui il capo locale Hussein Hudruj. Accanto all’auto, altri due morti. Droni ebraici hanno colpito un edificio a Marwahin, ma non si sa di vittime.
Le uccisioni di comandanti nemici sono accompagnate da consueti raid bellici. Aerei israeliani hanno distrutto, sempre in Libano, ad Al Adisa, «un posto d'osservazione e un sito di lancio per razzi di Hezbollah». Avamposti ad Har Dov sono stati battuti dall'artiglieria. Ciò in risposta a razzi che gli sciiti libanesi avevano sparato su basi ebraiche a Zareit, Al Dhuhaira e Honein.
La rete dell'Iran si fa più fitta. Ieri la Reuters riportava che «quattro fonti regionali e due iraniane» confermano che in Yemen ci sono ufficiali dei pasdaran di Teheran e militi di Hezbollah che aiutano i ribelli Huthi nelle azioni contro le navi nel Mar Rosso «fornendo assistenza tecnica e di intelligence» per il lancio di missili e droni. Per giunta, l'Iran ha annunciato d'aver lanciato in orbita un suo nuovo satellite Sorayya, classificato “da ricerca”, ma forse adatto alla ricognizione dallo spazio. Il suo razzo vettore, il Qaem tristadio a combustibile solido, potrebbe rientrare nel programma di missili a lunga gittata.
In Iraq, le milizie sciite filo-Teheran hanno scagliato 5 missili sulla base americana di Al Asad. Fonti USA dicono che alcuni razzi sono stati intercettati, ma sono stati feriti militari americani e iracheni. Nella Striscia di Gaza l'esercito israeliano ha occupato a Zeitun «postazioni di lancio per razzi, laboratori per la produzione di armi e materiale sufficiente a costruire 800 razzi». L'esercito ha notato che «Hamas separa le fasi di produzione dei razzi in varie zone della Striscia per ostacolarne la scoperta». Divisione della produzione di armi simile a quella adottata dalla Germania nazista sotto i bombardamenti anglo-americani. Anonimi «ufficiali israeliani» hanno detto al New York Times che «una guerra prolungata è incompatibile con la sopravvivenza degli ostaggi» rapiti da Hamas, ma in serata l'esercito ebraico ha smentito. Frattanto il ministro degli Esteri italiano Antonio Tajani ha parlato col collega egiziano Sameh Hassan Shoukry delle crisi nel Mar Rosso e a Gaza, rafforzando il contributo di Roma a una mediazione. C'è attesa, del resto, per il vertice di domani a Bruxelles fra l'Unione Europea e i ministri degli Esteri di Israele, ANP, Egitto, Giordania e Arabia Saudita.

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