Le donne in Iran sottomesse al regime degli ayatollah
Commento di Viviana Mazza
Testata: Corriere della Sera
Data: 24/11/2020
Pagina: 32
Autore: Viviana Mazza
Titolo: Paura per le donne difese in Iran da Nasrin Sotoudeh
Riprendiamo dal CORRIERE della SERA di oggi, 24/11/2020, a pag.32, con il titolo "Paura per le donne difese in Iran da Nasrin Sotoudeh", il commento di Viviana Mazza.

In Iran i diritti delle donne vengono ogni giorno calpestati nell'indifferenza generale. Le poche donne che hanno il coraggio di opporsi al regime liberticida e tiranno degli ayatollah hanno spesso scarso sostegno dalla comunità internazionale e talvolta perfino dai gruppi femministi.

Ecco l'articolo:

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Viviana Mazza

Iran, liberata l'avvocatessa per i diritti umani Nasrin Sotoudeh - la  Repubblica
Nasrin Sotoudeh

Dall'Iran è arrivata nei giorni scorsi una buona notizia: il rilascio temporaneo di Nasrin Sotoudeh. Avvocata impegnata peri diritti umani nota in tutto il mondo, era stata incarcerata nel giugno 2018 e condannata nel marzo 2019 a 33 anni di carcere (di cui 12 almeno da scontare) per «propaganda contro il sistema» e altre accuse. Nel video del 7 novembre diffuso sui social, il volto di Nasrin è coperto dalla mascherina ma si vede la gioia negli occhi di questa madre 57enne, mentre riabbraccia il figlio adolescente. Il sindaco di Firenze, Dario Nardella, oggi le conferirà le chiavi della città, che saranno consegnate a suo nome all'attivista del Movimento Donne Iraniane Sabri Najafi. In un audio, Sotoudeh ringraziera per il riconoscimento ricevuto «nell'adempimento dei suoi doveri professionali». Anche la sua condanna è legata a questi doveri, sottolinea con preoccupazione un comunicato dell'Onu, che chiede alle autorità di Teheran che il rilascio temporaneo per motivi di salute sia reso permanente. Sotoudeh ha il Covid: lo ha reso noto il marito Reza Khandan tre giorni dopo il rilascio. Anche lui «positivo», teme che se la moglie facesse dichiarazioni che non piacciono alle autorità, potrebbe tornare in carcere o vedersi negate le cure. Una delle ragioni per cui Sotoudeh è stata condannata è aver difeso le donne che si sono battute contro l'obbligo del velo in Iran. I19 novembre la Corte Suprema ha rifiutato la revisione del processo di Saba Kord Afshari, 22enne che deve scontare 15 anni di carcere per aver «diffuso corruzione e prostituzione» manifestando senza hijab. Un'altra ragazza, Nasibeh Shamsaie, che si era tolta il velo sul monte Damavand e poi è fuggita in Turchia, rischia la deportazione per ingresso illegale e falsificazione di documenti. Sotoudeh ha fatto da avvocato a prigionieri politici che nessuno voleva difendere. Ora ci sono giovani che rischiano di finire sul patibolo perle manifestazioni del 2017 e 2019. «I sogni di Nasrin sono lontani dall'essere realizzati», nota Najafi. «Spero che le tante città italiane che le stanno dando riconoscimenti possano anche fare qualcosa di concreto».

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