Cialtroni alla Farnesina
Commento di Deborah Fait
Testata: Informazione Corretta
Data: 18/11/2020
Pagina: 1
Autore: Deborah Fait
Titolo: Cialtroni alla Farnesina
Cialtroni alla Farnesina
Commento di Deborah Fait

A destra: la Farnesina

Mi piacerebbe poter fare un processo virtuale all'Italia per il suo modo indegno di votare all'ONU. Non essendo possibile tenterò di inventare me stessa come giudice e fare alcune domande, con relative possibili risposte, ai responsabili di tanta vergogna. Anche quest'anno alle Nazioni Unite è stato posto il problema di Gerusalemme e del suo legame inscindibile con il popolo ebraico. Anche questa volta i voti della maggioranza sono stati contro Israele e al Monte del Tempio è stato dato l'unico nome arabo di Haram al- Sharif. L'Italia ha votato un ignobile, vergognoso SI. Il Monte del Tempio, lo abbiamo detto e ridetto, è saputo e risaputo, rappresenta il luogo più sacro per l'ebraismo. Da sempre gli ebrei di tutto il mondo quando pregano si rivolgono verso Gerusalemme.

I musulmani si rivolgono verso La Mecca e votano le spalle e il deretano a Gerusalemme. Negare quindi la natura ebraica e il legame del Har haBait (Monte del Tempio) con il popolo ebraico è una mascalzonata, è negare il rispetto verso una religione e verso un intero popolo. Con questo schifo sono stati concordi quasi tutti gli stati europei meno uno: l'Ungheria! Onore a Orban, il tanto disprezzato fascistone odiato dalla sinistra europea così democraticamente antisemita. Oltre a questa mascalzonata sono state presentate altre sei risoluzioni contro Israele, come accade due volte all'anno, ogni anno da decenni, Israele è stata accusata di non rispettare i diritti umani. Non l'Iran, non l'ANP, non un qualsiasi paese islamico. NO! Israele, unica democrazia del Medio Oriente e una tra le democrazie occidentali. Anche qui l'Italia ha votato sì. In dicembre questo schifo si ripeterà quando le stesse risoluzioni verranno presentate all'Assemblea plenaria delle Nazioni Unite. La rappresentante italiana all'ONU si chiama Mariangela Zappia e la mia prima domanda, la più semplice, per lei, diplomatica da trent'anni, è: "Per quale motivo ha votato contro Israele?".

Italian Foreign Minister visits Jerusalem's Western Wall - The Jerusalem  Post
Luigi Di Maio ieri al Muro Occidentale, a Gerusalemme, che gli abbiano detto in che luogo si trova? non importa chi c'è al governo, all'Onu l'Italia vota sempre contro Israele. In nome della diplomazia, Israele deve sempre far finta di niente?

La seconda "Lei è davvero sicura che gli ebrei non abbiano nessun legame con Gerusalemme e il Monte del Tempio dove esisteva il Bet haMiqdash, il Tempio sacro costruito da re Salomone?" Alla prima domanda l'ambasciatrice potrebbe rispondermi "Perché Israele mi sta antipatica" e questo potrei accettarlo, non si può piacere a tutti. Ma alla seconda domanda sarebbe in grado di dare una risposta? Secondo me potrebbe tranquillamente dire: "Sono ignorante e non conosco la storia" oppure "Così mi è stato ordinato dal mio capo alla Farnesina". Sappiamo che il capo che siede alla Farnesina si chiama Luigi di Maio e sappiamo che la cultura non è il suo forte mentre è certo che, essendo grillino, Israele non è tra le sue simpatie. I suoi compagni dello stesso partito hanno sempre dimostrato di detestare Israele, di considerarlo Palestina e di seguire le orme del fondatore del movimento quel Grillo che ha definito "vecchia tr…ebrea" Rita Levi Montalcini. Lo stesso Beppe Grillo ritiene essere l'Iran una grande democrazia dove non è niente vero che si impiccano i gay, le donne "peccatrici", i dissidenti del regime degli ayatollah. "Io non ho mai visto impiccare nessuno" ha giurato il comico, e non era una battuta. Luigi di Maio con il suo sottosegretario agli esteri Manlio Di Stefano sono due ossessionati da Israele insieme al loro compare Di Battista, Dibba per gli amici. Di Maio ha avuto la sfrontatezza di dichiarare che a Betlemme convivono pacificamente arabi ed ebrei. Non so dove può aver visto ebrei a Betlemme dal momento che non esistono più da quando la città fu praticamente regalata ad Arafat dopo i disgraziati accordi di Oslo, città dove anche i cristiani sono scesi dal 99% del periodo in cui era israeliana a meno del 7% sotto il dominio dell'ANP. Una bugia, dunque, dovuta all'ignoranza di cui è portatore insano. Cosa potrei chiedere a Luigi Di Maio, detto Gigino, vediamo un po? :"Signor Ministro, come mai ha ordinato alla rappresentante italiana all'ONU di votare contro Israele?" Risposta: "Ma veramente il Dibba e Di Stefano mi hanno detto che quel posto là, che voi chiamate Israele, in realtà è Palestina, perciò era logico votare contro un paese che per noi non esiste" Domanda: "E sui diritti umani, ministro?" Risposta "Beh è risaputo che quel paese là tratta male gli arabi e soprattutto le donne che ogni nazione araba, si sa, rispetta moltissimo".
 
Nuovi miscugli di amici e nemici | Il simplicissimus
La politica italiana verso Israele all'Onu

Domanda: "Ma il Monte del Tempio, signor Ministro, tutti sanno che gli ebrei vi appartengono da millenni" Risposta " Ma davvero? Il mio sottosegretario mi aveva assicurato che gli ebrei sono polacchi mica israeliani. Là è Palestina mica Israele, lo ha detto anche Beppe e, da bambino a catechismo, avevo imparato che gli ebrei erano stati eliminati dopo aver ammazzato Gesù" Domanda "E allora, ministro, chi vive in Israele?" Risposta "nessuno perché non esiste" Esclamazione: "Ma se lei c'è stato recentemente " Risposta: "Veramente io sono stato in Terra Santa, lo ha detto anche il Papa che si chiama così, Terra Santa o Palestina, non conosco altri nomi." Domanda: "Ma allora lei recentemente è stato in Israele, in Palestina o in Terra Santa?" Risposta: "Lei mi confonde, aspetti, adesso mi informo e poi glielo dico." Fine delle domande e anche le risposte, per stanchezza e nausea infinite. Al governo italiano abbiamo anche alcuni amici, Salvini, per esempio, della cui amicizia per Israele non ho dubbi ma se poi, in occasioni del genere, come le votazioni all'ONU, tace e fa lo gnorri, allora mi arrabbio. E' facile dare l'amicizia a parole, se non seguono anche i fatti, cioè le proteste per le ingiustizie commesse contro Israele, allora è solo teoria. Deludente teoria. Gli amici si riconoscono nel momento del bisogno, almeno così si dice, e quando l'Italia vota all'ONU c'è bisogno di uno scrollone, di qualcuno che si impunti, che urli allo scandalo, che dica chiaro e tondo che non si può cancellare un popolo rinnegando la sua storia millenaria. Nessuno in Italia lo fa, nessuno in Europa lo fa. Il nazismo voleva cancellare gli ebrei, oggi la democrazia vuole cancellare Israele. Il mio giudizio su chi sta alla Farnesina? Cialtroni e nulla più.

Risultati immagini per deborah fait
Deborah Fait 
"Gerusalemme, capitale di Israele, unica e indivisibile"