Tel Aviv, la città bianca
Commento di Paolo Conti
Testata: Corriere della Sera
Data: 20/05/2018
Pagina: 35
Autore: Paolo Conti
Titolo: L'identità inimitabile della cosmopolita Tel Aviv

Riprendiamo da LETTURA del CORRIERE della SERA di oggi, 20/05/2018, a pag.35 con il titolo "L'identità inimitabile della cosmopolita Tel Aviv" il pezzo dedicato alla mostra al museo Maxxi di Roma.

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Paolo Conti                              Rothschild Boulevard, Tel Aviv

L'identità inimitabile della cosmopolita Tel Aviv Tel Aviv, la città bianca. Un caso storico-urbanistico da manuale: una città nata tra gli anni Venti-Trenta del secolo scorso, disegnata secondo lo spirito della Bauhaus e rapidamente cresciuta per effetto delle migrazioni dall'Europa. Fu così che una dissestata periferia di Jaffa si trasformò in una città moderna e funzionale sotto la supervisione dell'urbanista Patrick Geddes e con gli edifici progettati sotto le influenze di Walter Gropius, Le Corbusier e Erich Mendelsohn  Nei cantieri lavorarono 70 tra architetti e ingegneri.
Tel Aviv, forse proprio per questa sua nascita figlia di un'intrinseca natura cosmopolita, è oggi una città effervescente se «contemporanea» ben più di tante città europee. E questa la materia della mostra Tel Aviv The White City al Malo di Roma (maxxLart, fino al 2 settembre) curata da Nitza Metzger Szmuk: cento tra foto, schizzi, plastici e video raccontano la storia di Tel Aviv e ne profilano la sua inimitabile identità.

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