Zone di influenza, non colonialismo 03/07/2013
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Mi inserisco nelle ultimamente frequenti analisi del sig Pollicino riguardo la situazione mediorientale. Parlare di colonianismo americano in M.O. E' improprio, zone di influenza ,semmai, ai tempi dei due blocchi, filo-russi e filo americani. Quello che stiamo pagando oggi in termini di instabilità, corruzione , e terrorismo è frutto della politica di appeasement praticata da USA ed Europa verso gli stati arabo-musulmani : in cambio di aiuti economici , una stabilità politica , garanzia di riserve energetiche, e si chiudevano gli occhi su quanto venivano ignorati i più elementari diritti umani. Questo a lungo termine non paga, i popoli sempre più poveri e tiranneggiati , hanno alzato la testa dopo la caduta di Saddam. Quello che poteva essere un effetto domino nel mondo arabo e forse lo era nella strategia di Bush, ha invece generato la cosiddette "primavere" , sia per la pessima gestione del dopo guerra iracheno, sia per l'ancor "più pessima" visione e strategia (o meglio non strategia) di Obama.
Il mondo musulmano non è mai stato unito, si combattono da secoli fazioni, clan, dottrine religiose; l'unico collante instillato da decenni è l'odio verso Israele e gli USA ,che li tengono in vita con aiuti e prestiti ( Egitto, Siria etc).
L'Iran non è arabo, è "ariano" : Khomeini ( altro gravissimo errore di valutazione di Carter) ha scatenato l'idea di poter unire sotto una bandiera antioccidentale il mondo musulmano (scita) e l'Iran adesso sta cercando di ottenere per mezzo dell'atomica la supremazia del ricatto in tutta l'area, oltre che cancellare Israele . Ecco le guerre sotterranee e non , tra i regimi dell'area. Tutto questo nella totale non presa di posizione dell'Europa, anzi nella più totale miopia di quello che avrebbero provocato le primavere (l'avvento della Fratellanza). Non è facile prevedere il futuro, ma nel mondo globalizzato in cui viviamo, le ripercussioni non tarderanno a farci partecipi nostro malgrado.

annalisa rossi

p.s fa bene avere dei nuovi partecipanti a I.C., però mi piacerebbe che si firmassero.

Questa rubrica è nata perchè riteniamo importante far conoscere l'opinione dei lettori su quanto IC pubblica. Ben vengano i pareri contrari e anche le critiche dure. Quello che cerchiamo di evitare sono i botta e risposta fra lettori, di fatto incomprensibili a tutti coloro che non li hanno condivisi dall'inizio.
Abbiamo chiesto a "superpollicino"  di limitarsi ad esprimere le sue opinioni, invece di controbattere, e di firmarle.

La mail della lettrice Rossi esprime valutazioni che condividiamo, estremamente realistiche, sarà per questo che non  le leggiamo mai sui nostri giornaloni.
IC redazione