L’Olanda vuole proibire la macellazione rituale? 10/03/2011
Autore: Manfred Gerstenfeld

L’Olanda vuole proibire la macellazione rituale?
di Manfred Gerstenfeld
(Traduzione di Laura Camis de Fonseca)


Manfred Gerstenfeld

Qualche settimana fa il Partito Animalista  ha presentato al Parlamento olandese una  proposta di legge  d’iniziativa popolare  che chiede  la proibizione di macellare gli animali senza stordimento previo.  Il Partito ha due seggi in parlamento.  Questo non deve  stupire in un paese dove, secondo uno studio del National Geographic,  chi ha  un cane  preferisce  mediamente  la compagnia del cane a quella del proprio partner.
Quasi tutta la macellazione rituale fatta in Olanda (circa 2 milioni di animali l’anno)  è fatta dai musulmani.  I buoi,  le capre e le pecore  macellate in modo kosher  sono circa 1500-3000.  Se  questa proibizione passasse, gli ebrei sarebbero gli unici a risentirne, perché la macellazione kosher non permette lo stordimento  dell’animale.  La maggioranza  dei musulmani,  se non la totalità, accetta invece la macellazione halal previo stordimento dell’animale. 
Dunque la piccola comunità ebraica locale  si è trovata invischiata,  come spesso succede oggi in Europa,  in una polemica nata per la  massiccia presenza islamica locale,  per le reazioni  che suscita e  per il modo in cui  si comporta  una parte dei  musulmani.

 La discussione in Parlamento.
I temi del dibattito in Parlamento  riflettono  norme e valori di un’Olanda   parzialmente post-cristiana.  La discussione  si è accentrata su  di un solo  aspetto  del  trattamento degli animali e sul principio  del diritto di libertà religiosa, e su quanto questa sia ormai obsoleta.  Ci sono state anche espressioni specifiche di ostilità anti islamica  e elencazioni di casi di inosservanza  delle regole sulla macellazione, per lo più  da parte dei musulmani.  Durante il dibattito il Partito dei Verdi di Sinistra  ha sostenuto che  la costituzione olandese presenta una grave lacuna perché non parla dei diritti degli animali.  Un membro del Partito D66 della Sinistra Liberale,  sostenitore della proposta,  ha dichiarato che  la religione di chi macella non deve far  differenza per l’animale.
   
Il più estremista è stato Dion Graus del Partito  anti-islamico per  la Libertà, che si autodefinisce ‘ambasciatore’  degli animali.   E’ contro ogni macellazione rituale, anche se con  previo  stordimento,  dicendo che  non si può  sapere se gli animali non  sono spaventati dalla presenza dell’Imam. 
Ha giustificato questa posizione dicendo che gli animali ‘hanno un sesto senso’.  Il documento  scientifico da lui presentato a sostegno  è un rapporto  del 2008 dell’Università di Wageningen, basato soltanto su fonti terze.   Gli eterogenei dati citati sono tutti di paesi terzi.  Non ci sono dati  relativi all’Olanda.  Il solo dato sulla macellazione kosher in Olanda  risale al 1984,  è del tutto obsoleto e non riflette la situazione attuale. 
Il dibattito ha mostrato l’inesistenza di dati fattuali.  Non c’era neppure una vaga  ipotesi di quanti milioni di animali sono macellati ogni anno in Olanda.  Lo studio di Wageningen sostiene che nel 10 % delle macellazioni lo stordimento non  è eseguito correttamente.  Per l’Olanda questo dovrebbe significare centinaia di migliaia di capi  macellati in modo non corretto.   Un  deputato ha detto che  la maggior parte dei 2 milioni di animali macellati ritualmente vengono storditi,  un altro che si tratta invece del numero di animali macellati ritualmente senza  stordimento previo.
 Durante il dibattito si sono sentite molte  recriminazioni sul fatto che milioni di animali vengono allevati industrialmente in Olanda.  Lo studio di Wageningen  parla di  terrore degli animali  durante il trasporto al macello, ma non cita il terrore durante  la  macellazione.  I deputati hanno deplorato  la scarsità di controlli sui macelli.  A questo aggiungerei  il disgusto  dell’industria  di confezionamento della carne.  Ho smesso di mangiare carne decenni fa, dopo  una visita  a una delle maggiori aziende di confezionamento di carni  in Europa.
Benchè assolutamente marginale, la macellazione kosher  ha avuto  largo spazio nel dibattito.  Graus ha usato  la sua opposizione alla macellazione kosher come prova che il suo partito non è  anti-islamico, ma attacca anche gli Ebrei in modo equanime.  Questo benché  il capo del suo partito, Geert Wilders, dica spesso che la civiltà olandese ha radici giudaico-cristiane.  

Si  può dire molto sulla coerenza o ipocrisia degli altri partiti che appoggiano  il progetto di legge.  Il Partito  dei Verdi di Sinistra non chiede ai suoi aderenti di essere vegetariani.   Nel  suo libro pionieristico ‘Oltre  la carne’ scritto nel  1992 Jeremy Rifkin ha sostenuto che l’allevamento di bovini su vasta scala è una delle  maggiori cause di squilibrio ambientale a livello mondiale. Sarebbe ragionevole aspettarsi che i Verdi eliminassero la carne dalla  loro dieta, per contribuire a  creare una società sostenibile. 
C’è anche un punto interrogativo che riguarda  i liberali di sinistra del D66.
Lo studio di Wageningen  sostiene  che la macellazione kosher dei polli -   animali che costituiscono la maggioranza della macellazione – è meno terribile di quella  normale e di quella halal.  Se  il partito ritiene che gli animali abbiano diritto ad essere macellati col sistema più misericordioso,  il D66 dovrebbe ora chiedere la macellazione kosher per tutti i polli  in Olanda.
 
Il dibattito  sulla macellazione rituale  in Olanda sta diventando rapidamente  oggetto di attenzione  internazionale  in ambiente ebraico.  Questo non fa bene all’immagine del paese.  Tanto più che diventa sempre più evidente  l’incapacità del governo di  impedire che vengano molestati nei luoghi pubblici ebrei identificabili per il loro abbigliamento.
Il Centro  Wiesenthal  ha inviato una lettera a  sostegno della macellazione kosher ai capi dei partiti che sostengono il progetto di legge.  Anche il Congresso Ebraico Europeo ha rilasciato una dichiarazione pubblica.  Il  rabbino capo d‘Inghilterra, Lord Jonathan Sacks, ha inviato una lettera a tutti i deputati olandesi,  la Lega Anti-diffamazione ha  scritto al primo Ministro  Olandese.  L’ex vice presidente del Congresso Ebraico Mondiale Isi Leibler  ha scritto una lettera aperta a Wilders.   Da decenni non si vedeva tanto interesse nelle organizzazioni ebraiche internazionali e nei loro capi per una questione che riguardasse gli ebrei in Olanda.
In passato tutta la legislazione contro la macellazione rituale approvata in Europa fu apertamente pensata su base antisemita.  In Svizzera la macellazione rituale fu vietata per far capire agli ebrei che non erano benvenuti.  La Norvegia,  di lunghe tradizioni antisemite, impose il divieto  nel 1929, prima ancora della Germania nazista.  E’ancora in vigore oggi.  Per altro i Norvegesi continuano ad ammazzare le balene in modo crudele,  che fa soffrire l’animale per  molti minuti.  Sia nella Germania nazista sia nell’Olanda occupata la macellazione rituale fu proibita,  ma la proibizione fu abrogata dopo la sconfitta tedesca.
 Questa volta la proposta di legge non è motivata da antisemitismo, ma da  elementi selettivamente irrazionali in un ambiente parzialmente irrazionale.
Ma per gli ebrei che mangiano kosher il risultato sarebbe lo stesso.  Si tratta di un provvedimento antisemita di fatto, anche se non di matrice antisemita.

La legge potrebbe non passare. Ma raccoglierà almeno il 40% dei voti  del parlamento olandese.  E quello che è iniziato in Olanda potrebbe estendersi ad altri paesi d’Europa.  

Dr. Manfred Gerstenfeld è  il Presidente del Consiglio di Amministrazione del Jerusalem Center for Public Affairs