Di nuovo ci si accanisce contro gli Zingari discriminati ed ora braccati come ieri, da Roma a Bucarest. Questo e’ quello che rimane di un popolo che sotto l’Impero Austro- Ungarico vantava musicisti, artisti ed artigiani come si legge ne “ La Lingua Salvata” di Elias Canetti.
Ora e’ un popolo che non ha piu’ un’identita’ e di cui ci siamo scordati proprio perche’ e’ un popolo senza terra, senza stato e che mai s’e’ convertito in un ordine di leggi, ancora alla merce’ degli altri, come tutti i popoli dimenticati della terra, senza scrittura e senza memoria storica di quello che gli e’ accaduto nelle generazioni passate, di come e’ stato oltraggiato e vilipeso, perseguitato e sterminato. Ci chiediamo dov’e’ il Cristianesimo e dov’e’ la civilta’? Dove sono le nostre coscienze?
Ma quelle baraccopoli di lamiere le cui immagini il TG1 ha trasmesso stammattina, immagini di una impensabile miseria che sono entrate nelle nostre comode case; quella condizione subumana da sottoproletariato in cui l’amministrazione capitolina fa vivere quella gente, non ha vi sdegnato, non ha scosso le vostre coscienze?
Provateci voi a vivere in quello squallore! In tuguri senz’acqua e senza servizi igienici, con una lamiera per tetto e pezzi di plastica per muro, e cenci per giaciglio! In questo ambiente, si e’scatenata la prevedibile follia omicida di un uomo che si e’trasformato in belva ed ha ucciso.
Era una morte annunciata terribile ed agghiacciante quella che ha incontrato la signora Reggiani a Roma, date le premesse era prevedibile. E voi che ora la piangete ai funerali, ne siete i responsabili, le vostre sono lacrime di coccodrillo! E quel Veltroni che ieri diceva di voler accogliere tutti gli emigranti “a braccia aperte”, non si sente affatto responsabile dell’accaduto? E questo il buon governo e la sicurezza che promette agli Italiani? E’ stato capace di comminare espulsioni e punizioni solo dopo che c’e scappato il morto, ma comunque sempre con il senno di poi, dopo che il misfatto s’e’ compiuto, senza mai considerarsi colpevole! Nei suoi panni noi ci saremmo gia’ dimessi!
E’ strano che in una Italia che e’ culla della civilta’ giuridica, proprio quelli che ci governano o aspirano alle piu’ alte cariche dello stato, ignorino Cesare Beccaria, l’autore del libro “ Dei Delitti e delle Pene” che e’ il testamento morale del pensiero illuministico in Italia, basato sulla prevenzione dei delitti; perche’ a rigor del vero, non c’e’ stata da parte dei nostri governanti, alcuna prevenzione, nessun piano di controllo dei flussi migratori e nessuna politica di integrazione; anzi in questo modo hanno fomentato i pregiudizi, l’odio e l’intolleranza.
Corrono tristi tempi in Italia, troppe liste di proscrizione; ed ancora liste di insulsi firmatari che vogliono criminalizzare Israele (ma si badi, non i regimi- canaglia) pronti a riaccendere l’odio antiebraico; in una Italia che non e’ ancora guarita dalle ferite del passato, che non ha imparato la lezione dalla Storia e si accinge a ricommettere gli stessi errori, e che ancora non ha definitivamente chiuso con il nazifascismo e il comunismo.
Ora c’e’ un disegno di legge che vuole addirittura colpire la libera circolazione di idee su Internet, che vuole limitare la liberta’ di pensiero e di parola cosi’ come avviene in tutti i regimi dove non esistono piu’ spazi di democrazia...
Eppoi hanno il coraggio di criminalizzare Israele!
Piera Prister Bracaglia Morante.
http://www.informazionecorretta.it/main.php?sez=90