Un imam da salvare
dice la verità sulla libertà di culto in Israele: l'opinione di Federico Steinhaus
Testata: Informazione Corretta
Data: 26/10/2007
Pagina: 1
Autore: Federico Steinhaus
Titolo: Un imam da salvare

Lo scorso 23 ottobre i Club Lions, Leo, Rotary e Soroptimist di Udine hanno organizzato un incontro fra le tre religioni che fanno risalire la loro origine comune al patriarca Abramo – cattolica, ebraica ed islamica - che pareva doversi risolvere nella consueta esposizione in maniera molto soft e politicamente corretta delle caratteristiche di ognuna di queste.

Senonché...

Nel corso del dibattito con il numeroso pubblico presente è caduta la fatidica ed attualissima domanda sulla pretesa dei musulmani presenti in Italia di poter avere moschee nelle quali pregare.

La risposta dell’imam Saleh Igbaria, presidente del Centro Islamico di Trieste, è stata molto chiara, anche se indiretta.

Egli ha lamentato le discriminazioni esistenti in Europa a danno dei musulmani (fra queste in particolare il non poter disporre di propri cimiteri ma solo di appezzamenti ritagliati nell’ambito dei cimiteri cattolici) ed ha affermato categoricamente che, in materia di libertà di culto e di diritti paritari fra tutte le religioni, l’Europa ha molto da imparare da Israele, dove questa parità di diritti e questa libertà regnano sovrane ed indiscusse.

Solamente al termine dell’incontro l’imam Igbaria ha svelato il mistero che sta alla base delle sue opinioni così poco allineate con quelle abitualmente professate dai suoi colleghi: egli è israeliano, ha studiato al liceo Ben Gurion di Afula, si è diplomato a Tel Aviv e rimpiange ogni volta di dover lasciare Israele per tornare in Italia.

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