Il campo antimperialista approva l'Ucoii
un articolo di Andrea Morigi
Testata: Libero
Data: 06/09/2006
Pagina: 11
Autore: Andrea Morigi
Titolo: I no global con l'Ucoii «Non è scandalo negare l'Olocausto»
Da LIBERO del 6 settembre 2006:

MILANO Chiusa la colletta per sostenere i terroristi iracheni, al Campo antimperialista terminato ieri all'isola Polvese, sul Lago Trasimeno, parte una raccolta di firme di solidarietà con i musulmani fondamentalisti dell'Ucoii. Il nemico dei due gruppi è lo stesso, Israele e gli ebrei, ma l'appello è lanciato «per la libertà di pensiero». A minacciarla, sarebbe il ministro dell'Interno Giuliano Amato, che in occasione della riunione della Consulta per l'Islam, il 28 agosto scorso, avrebbe «formalizzato l'idea di sottoporre a tutti i partecipanti, pena l'espulsione», il documento che va sotto il nome di "Carta dei Valori" e prevede, «oltre alla condanna dell'Olocausto e al "riconoscimento della sua unicità", l'accettazione perpetua dello stato d'Israele». La pretesa "linea dura" di Amato, accusato di «un'inaccettabile (sic!) tentativo di criminalizzare l'Ucoii», è un pretesto. Il testo interessante è quello della petizione, dove si definisce «una banalità» la tesi sull'unicità dell'Olocausto, perché «rappresenta un'interpretazione particolare degli eventi della II seconda (sic!) guerra mondiale, alla quale dunque, in un libero confronto di posizioni che è l'essenza della libertà, altre possono essere contrapposte». Di quali altre tesi si parli, è facile da indovinare. Si va dalle teorie negazioniste, che contestano perfino l'esistenza dei campi di concentramento nazionalsocialisti, fino alle farneticazioni sul "complotto giudaico". Una lettura più attenta dell'inserzione nella quale l'Ucoii equiparava le stragi israeliane a quelle naziste, dimostra invece che quel testo «è tratto in parte importante da un opuscolo di propaganda di Hezbollah, che ha l'obiettivo dichiarato di distruggere Israele», sostengono i senatori di forzisti Lucio Malan e Giorgio Stracquadanio. Annunciando nuovi elementi a sostegno del loro esposto sull'ipotesi di istigazione all'odio razziale da parte dell'Ucoii, i due parlamentari aggiungono che «l'inserzione da loro definita un errore è rimasta peraltro on line fino a domenica pomeriggio sul sito ufficiale dell'Ucoii», mentre «nel loro sito fratello, gestito dal portavoce-segretario Hamza Piccardo, e che pubblica anche documenti ufficiali dell'Ucoii indirizzati alle comunità (in cui si afferma che in Libano è in atto il tentativo di distruggere l'islam), si trova abbondanza di aberranti farneticazioni, a cominciare dai discorsi di Hassan Nasrallah, capo di Hezbollah che, contraddicendo peraltro la retorica vittimista, vanta di aver inferto più perdite di quelle subite». Si fanno concorrenza nel campo delle assurdità, insomma, siti antimperialisti e quelli islamici. Malan e Stracquadanio, sul sito islam-online.it, hanno scovato anche un docente universitario per il quale «essendo Israele una democrazia, tutto il popolo è colpevole dell'asserito genocidio dei palestinesi». Altrove, «si sostiene che l'identità Israele-nazismo c'è e che semmai la Germania di Hitler aveva più giustificazioni al suo comportamento». Se vigesse il pugno di ferro, commenta il deputato dell'Udc, Carlo Giovanardi, si agirebbe come in Austria, dove lo storico David Irving è stato condannato a tre anni per aver negato l'esistenza dell'Olocausto. Invece, è molto grave che «il ministro Amato perseveri in un atteggiamento pilatesco che incoraggia gli estremisti islamici a continuare la loro predicazione d'odio borbottando a mezza voce qualche mezza scusa condizionata da mille distinguo».

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