Quelli che vorrebbero Auschwitz Due
da Israele Deborah Fait
Testata: Informazione Corretta
Data: 26/06/2006
Pagina: 1
Autore: Debora Fait
Titolo: Quelli che vorrebbero Auschwitz Due
Ogni volta che succede qualcosa in Israele e' interessante leggere e ascoltare i commenti dei media italiani, interessante e deprimente come al solito.
Nei giorni scorsi abbiamo avuto in Israele un grande concerto, Roger Waters e' venuto a cantare mandando in visibilio migliaia di giovani israeliani.
Ha cantato a Neve' Shalom, un kibbuz dove vivono insieme israeliani di varie fedi, ebraica, islamica, cristiana.  All'estero parlano di questo kibbuz come di qualcosa di paradisiaco mentre per noi, in Israele, non c'e' niente di piu' normale poiche' in tutto il Paese gli israeliani  vivono insieme tra loro, indipendentemente dalla loro fede.
In Israele esistono scuole miste , ebrei e islamici insieme, in Israele viviamo fianco a fianco ebrei, cristiani, musulmani, drusi, circassi, e chi piu' ne ha piu' ne metta.
Nel mio palazzo viviamo in santa pace, ebrei, russi non ebrei, una famiglia di arabi cristiani. Qui vicino vivono beduini e vengono a fare la spesa nel mio supermercato.
Neve' Shalom quindi non e' niente di particolare per noi ma in Europa  e' una specie di simbolo e spesso e' la scusa per fare propaganda antiisraeliana ...situandolo altrove.....
E' successo anche col concerto di Waters, la RAI e' riuscita a taroccare magistralmente il bel servizio di Claudio Pagliara che spiegava chiaramente dove si trova il kibbuz, cioe' in Israele, tra Tel Aviv e Gerusalemme.
Come hanno fatto? In modo estremamente semplice e  con tale  noncuranza da non far venire nessun dubbio a chi ascoltava.
Il giornalista che presentava il TG da studio ha parlato sorridendo beato del grande successo del concerto di Roger Waters nel "famoso villaggio di Neve'Shalom, in Cisgiordania", contemporaneamente partiva il il supporto scritto, in sovraimpressione, : "Neve' Shalom, Cisgiordania"
Ecco fatto. Cancellato Israele in un batter di ciglia.
D'ora in poi tutti sapranno che in un non precisato posto chiamato Cis-Giordania,  esiste un villaggio di brave persone che vivono insieme pacificamente, altro che in Israele.....
E' cosi' che funziona la propaganda, messaggi subliminali, quelli che la gente non dimentica mai perche' penetrano nel cervello. Esattamente come la foto della ragazzina che urlava sulla spiaggia davanti al corpo del padre morto ...ammazzato dai palestinesi...pero' di questo non si parla piu'...vietato...da quando e' stato provato che ...i palestinesi sono responsabili, non se ne parla piu'  ma  quella foto restera' sempre nella memoria della gente come di una vittima di Israele.
Mohamed Al Durra insegna.
 
Ogni volta che Israele reagisce alle azioni di terrorismo dei palestinesi e' interessante e disgustoso vedere come , all'improvviso, i topi escano dalle fogne e incomincino a spargere tutto intorno la peste del loro odio.
Parliamo proprio dei topi di fogna, cioe' di quelli che dopo aver tenuta la bocca serrata per tutto il periodo in cui, dall'evacuazione degli ebrei dalla striscia di Gaza,  il sud del Neghev veniva bombardato sistematicamente , quotidianamente, dai palestinesi, adesso escono dai tombini e  scrivono comunicati  chiedendo  aiuto per i palestinesi.
Hanno tenuto le bocche serrate nonostante le vittime israeliane, i feriti, la gente sotto schock all'ospedale , la citta' di Sderot ridotta ad essere una citta' di gente disperata.
Cose irrilevanti per loro.
Aprono le loro fetide bocche adesso perche' Israele  finalmente reagisce, dopo che i bombardamenti si sono centuplicati e dopo che un commando di terroristi e' uscito di sotto terra in territorio israeliano, dentro il kibbuz Kerem Shalom, ammazzando due soldati e rapendo un terzo.
I soldati uccisi si chiamavano Hanan Barak e Pavel Slutsker, e lo scrivo perche' i giornali italiani  dimenticano sempre di citare le vittime israeliane per nome.
Il soldato rapito si chiama Gilad Shalit, 19 anni,  e il suo rapimento ha gettato tutto Israele nella disperazione, ricordando la fine di altri israeliani rapiti dai palestinesi e mai tornati o tornati in pezzi.
L'esercito e' entrato per la prima volta dopo un anno nella striscia e i topastri subito protestano e scrivono nefandezze e sollecitano interventi internazionali per fermare Israele e impedirgli di difendersi.
Alcuni di questi topastri si dichiarano ebrei, vogliono una pace giusta e duratura con Israele entro i confini del 67, Gerusalemme capitale di Israele e Palestina, cioe' parlano molto apertamente  e senza vergogna  dello smantellamento di Israele.
Non soddisfatti, vogliono anche che Israele riconosca che la sua nascita nel 1948 e' stata null'altro che un regalo dell'Europa, regalo che ha provocato sofferenza inenarrabili  agli arabi.
Cambiano la storia, raccontano menzogne, senza vergogna, senza vergogna, senza vergogna.
Questi topi di fogna sono di sinistra ma il loro odio e' lo stesso di quelli storici, i topi di fogna fascisti: stessa razza stessa faccia, cambia solo il colore.
 
Giorni fa ho letto un'interessante intervista a Emanuele Fiano, neodeputato della sinistra, che a un certo punto dichiara :"Devo dire che il mio pensiero entrando in Parlamento è andato ai miei nonni e zii e a tutti i miei familiari uccisi ad Auschwitz; ho sentito che si chiudeva un cerchio".
Mi spiace contraddirlo ma nessun cerchio si chiude, qua tutto si riapre e la sinistra che odia Israele non e' una parte minoritaria, e' quella che applaude ai discorsi di D'alema che continua a parlare con tanta comprensione del terrorismo palestinese, con tanto livore dell'"aggressione" (difesa) israeliana...e con tanta speranza di prossimi buoni rapporti con Ahmadinejad, arrivando a stringere la mano al suo ministro degli Esteri.  
Sotto le ceneri di Auschwitz e' ancora vivo l'odio che vuole distruggere oggi Israele, senza crematori, semplicemente riducendolo alla non esistenza.
Questo e' quello che i topastri vogliono ed e' per questo motivo che gli israeliani di origine italiana, alle ultime elezioni, hanno votato Forza Italia con la bellezza del 60% dei voti, come da un'analisi di Sergio Della Pergola sul giornale degli italiani di Israele, Kol Haitalkim.
Sentire sulla propria pelle il pericolo di un secondo Olocausto, leggere le cronache piene di odio e menzogne  sui media della sinistra italiana,   constatare che l'unico governo italiano  amico di Israele degli ultimi 40 anni e' stato quello di Berlusconi, ha determinato il voto.
Altro che cerchio chiuso, l'Italia e' piena di topastri che escono dalle fogne per morsicare e spargere la peste dell'odio intorno a loro.
Il desiderio di Auschwitz numero due e' per loro simile al desiderio di droga.
Non gli basta mai, vogliono Israele per poterlo distruggere in nome della loro pace giusta quella che dovrebbe portare la maggior parte degli  israeliani al cimitero e i sopravvissuti  ebrei ancora raminghi per il mondo. 
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