La politica estera di Rifondazione Comunista
nelle dichiarazioni di Russo Spena
Testata: Corriere della Sera
Data: 24/06/2006
Pagina: 17
Autore: Monica Guerzoni
Titolo: Russo Spena: Giannini mi ha fatto gelare il sangue

Cronache dal pianeta di Rifondazione Comunista, dove il più pulito ha la rogna.Il CORRIERE della SERA ha pubblicato ieri una intervista con il senatore di Rifondazione Fosco Giannini, un illustre sconosciuto ma più che rappresentativo della ideologia del partito del Presidente della Camera (si veda in Home Page di IC la riproduzione della prima pagina di LIBERAZIONE, il quotidiano del partito di Bertinotti). Nel tentativo di ridurne la stupidità delle affermazioni, il CORRIERE della SERA ha pensato bene (sic!) di affidarne la correzione ad un altro senatore di RC, Giovanni Russo Spena. Ma la matrice, essendo la stessa, ha prodotto lo stesso risultato, essendo penose, per non dire di più, le affermazioni sulla nostra politica estera di Russo Spena. Leggere, ad esempio, il suo giudizio sull'Iran nucleare. Ecco l'intervista di Monica Guerzoni, illuminante e istruttiva:

 

ROMA — «Ci sono due passaggi in quell'intervista che mi hanno fatto gelare il sangue». Il presidente dei senatori di Rifondazione, Giovanni Russo Spena, alle prese con le esternazioni della minoranza interna. A cominciare da Fosco Giannini, il senatore che sul Corriere
di ieri definisce il popolo israeliano «un soggetto eversore» e liquida il terrorismo iracheno come «tutte balle».
È anche lei favorevole al nucleare in Iran?
«Poiché molti paesi come India e Pakistan ce l'hanno come deterrente, se non eliminiamo il nucleare da quell'area non possiamo fare la voce grossa contro l'Iran che proclama che lo userà solo per scopi civili. Bisogna andare a un nuovo trattato globale di non proliferazione nucleare che impegni prima di tutto le grandi potenze».
Il senatore Giannini dice che Prodi è sotto la cupola di Washington e Confindustria.
«Ma quale cupola... Quello che noi vogliamo dire è che c'è un evidente tentativo dei poteri forti di condizionare il profilo riformatore del governo Prodi».
C'è una Rifondazione governista e una di opposizione?
«No, ma nemmeno io sono disposto a siglare compromessi al ribasso. Se la manovra sarà "lacrime e sangue" non l'accetteremo».
Israele mano armata di Bush?
«Dire che il popolo israeliano è responsabile delle politiche del governo di Israele è un errore culturale e ideale molto grave».
Giannini ha detto anche che «la questione del terrorismo iracheno sono tutte balle, è un popolo che combatte come può». «È un'analisi sbagliata e arretrata. Il terrorismo non è pura espressione della disperazione e della resistenza del popolo iracheno, ma è un'altra cosa, speculare alla guerra preventiva globale e che con essa si alimenta. Sono da combattere entrambi».
Crede anche lei che l'Italia affami il popolo per finanziare gli affari degli americani?
«Qui Giannini è un po' propagandistico, ma il punto è importante. Il budget di spesa per queste missioni è enorme».
Il complotto per sostituire il Prc con l'Udc, presidente?
«Nessun complotto, c'è però un attacco al programma dell'Unione, penso a Montezemolo che vuole distribuire il cuneo fiscale alle imprese e parla di intangibilità della legge 30, penso agli Usa... E spesso ci si mette anche Ruini».
Qualche grattacapo glielo dà anche il senatore Malabarba, che non vuol votare l'eventuale fiducia sull'Afghanistan.
«È una dichiarazione che rifiuto. Inutile mettere il carro davanti ai buoi prima che si apra il confronto. Noi abbiamo votato otto volte contro questa missione che è sempre più di guerra, Margherita e Ds l'hanno appoggiata e si tratta di trovare un punto di mediazione. Per noi la discriminante è il rifiuto dei cacciabombardieri Anx e delle truppe speciali».

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