Soldi ad Hamas: una notizia data scorrettamente
dall'agenzia di stampa
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Data: 16/06/2006
Pagina: 0
Autore: la redazione
Titolo: M.O.: OSSERVATORI UE PROTESTANO PER INGRESSO DENARO

Venerdì 16 Giugno dal sito internet dell’agenzia Agi, si legge la notizia di soldi (22 milioni di dollari) presi dai Ministri di Hamas all’estero.

Nel breve trafiletto non si pone nemmeno il problema di quali siano  paesi “amici” intenti a finanziare l’amministrazione palestinese. Molto probabilmente paesi comel 'Iran hanno come obiettivo la distruzione dello Stato d’Israele. Non si riflette mnemmeno sul fatto che quasi certamente i soldi nelle tasche dei ministri palestinesi verranno impiegati , come è sempre successo, nell’acquisto di armi contro lo stato ebraico.

Il titolo della news è “osservatori UE protestano per ingresso denaro”; l’articolo aggiunge che il governo palestinese è “sotto boicottaggio dell’Occidente”, ma non spiega assolutamente il motivo di ciò. Il governo di Hamas ricordiamo, non riconosce lo Stato d’Israele, e continuano incessantemente gli attacchi ingiustificati di missili Kassam contro città dello stato ebraico.

 

Riportiamo per intero la notizia che si può leggere da questo link.

http://www.agi.it/news.pl?doc=200606151458-1167-ROM-POL-A-EST&page=0&id=agionline.esteri

 

M.O.: OSSERVATORI UE PROTESTANO PER INGRESSO DENARO

 

(AGI) - Ramallah, 15 giu. - Il trionfante annuncio del ministro degli Esteri palestinese Mahmud al Zahar, passato ieri da Rafah di ritorno da un giro all'estero con le tasche piene di 20 milioni di dollari, ha fatto infuriare gli osservatori dell'Unione europea dispiegati al valico tra Gaza e l'Egitto.
   Il generale italiano Pietro Pistolese, che guida la missione, ha scritto all'Autorita' nazionale palestinese per protestare.
   "Ho ricevuto una lettera molto dura in cui il capo degli osservatori Ue, Pietro Pistolese, dice che e' inaccettabile per gli osservatori che dal valico passino milioni di dollari", ha riferito Saeb Erekat, stretto collaboratore del presidente Mahmoud Abbas (Abu Mazen). Il ministro Zahar non e' stato il primo ad attraversare Rafah con valigette piene di denaro per i palestinesi. E nemmeno l'ultimo, visto che oggi il ministro dell'Informazione Yussef Rizqa e' rientrato con 2 milioni di dollari.
   Il generale dei Carabinieri, sempre a quanto detto da Erekat, ha ammonito che se la cosa si dovesse ripetere di fatto i suoi uomini saranno messi in condizione di non adempiere ai loro doveri. Erekat ha espresso la preoccupazione che si possa arrivare al ritiro degli osservatori e alla chiusura del valico, riaperto nel novembre scorso grazie proprio all'intervento dell'Ue. Rafah e' l'unica porta di collegamento diretto con il mondo dei territori palestinesi, altrimenti circondati da Israele.
   Il governo palestinese e' sotto boicottaggio dell'Occidente, che ha chiuso i cordoni della borsa, ed e' sull'orlo del tracollo finanziario. Per questo i dirigenti di Hamas battono cassa ai paesi amici. Il presidente della Banca mondiale, Paul Wolfowitz, ha pero' annunciato proprio oggi che si sta studiando un pacchetto di aiuti alla popolazione. "Siamo in trattative con il Quartetto" di mediatori internazionali (Usa, Ue, Russia e Onu) "per trovare soluzioni immediate e a lungo termine", ha riferito Wolfowitz. (AGI) Sab 151452 GIU 06 .
151458 GIU 06

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