La politica italiana tornerà ad essere antisraeliana 13/04/2006
Autore: Deborah Fait
Ayman al-Zawahri, numero 2 di Al Queda, lancia un appello a Bush: "Bush, figlio di Bush, eliminare Israele e' un dovere di ogni credente". Stiamo festaggiando Pesach, la festa della Liberta', l'uscita dall'Egitto e la fine della schiavitu' del popolo ebraico, stiamo festeggiando, si, ma..siamo veramente usciti dall'Egitto? Vogliono ancora eliminarci, vogliono ancora ucciderci. I faraoni fanno appelli all'Occidente per convincerlo che Israele deve essere distrutto, al nord di Israele i terroristi hezbollah bombardano, al sud di Israele i terroristi palestinesi bombardano, al centro tentano di entrare centinaia di terroristi per far saltare autobus e mercati. L'Iran prepara la bomba per arrivare prima alla distruzione dei sionisti. Noi siamo in mezzo ancora boicottati dai faraoni occidentali amici dei terroristi, ancora demonizzati nelle universita' americane, inglesi, italiane. Noi siamo in mezzo e chi non e' contro di noi non ha voce oppure e' indifferente. E in Italia ha vinto Prodi. "Ma ihie' achshav? Cosa succedera' adesso?" mi chiedono gli amici israeliani. Cinque anni di governo Berlusconi ci avevano abituati bene, avevamo dopo tanti anni di odio italiano, un governo amico, un Premier che aveva rifiutato, credo primo in Europa, di incontrare Arafat guadagnandosi la nostra eterna riconoscenza per aver cancellato con quel gesto decenni di umiliazioni subite da tutti i leaders e politici europei ammiratori del raiss. Come non ricordare Prodi che si rifiuta di andare a Gerusalemme non riconoscendola come Capitale di Israele? Come dimenticare le infami parole di D'Alema abbracciato ad Arafat "Israele e' un paese terrorista"? Come dimenticare le visite di Agnoletto, di Cento dei Verdi, della Morgantini , tutti ai piedi del mostro terrorista, tutti pronti a giustificare la morte di piu' di 1000 civili, molti, troppi bambini, ammazzati dagli assassini palestinesi? Tutti in indifferente silenzio davanti ai 6000 feriti negli odpedali di Israele e feriti significa mutilati, senza gambe, senza braccia, senza volto perche' bruciato o colpito dai chiodi mescolati all'esplosivo. Avete mai sentito una parola di pieta' da questi personaggi? E adesso, dopo che L'Italia di Berlusconi aveva fatto si che l'Europa inserisse Hamas tra i gruppi terroristi , c'e' il pericolo che accada il contrario e che il governo di sinistra faccia in modo che avvenga la riabilitazione degli assassini. Perche' questo avverra'! Perche' i sentimenti antiisraeliani della sinistra non sono cambiati anche se adesso parlano di "due popoli, due stati". Solo loro ne parlano perche' i palestinesi non vogliono questo, vogliono la eliminazione fisica di Israele, vogliono la Palestina dal fiume al mare, vogliono rimandare gli ebrei in Europa, vogliono distruggerci. E i faraoni di tutto il mondo girano la testa e lasciano dire, lasciano fare. Vigliacchi. E discutono se sia giusto o no mandare soldi all'ANP. Analisti politici israeliani, pur ammettendo che adesso sara' piu' difficile avere buoni rapporti con la sinistra filoaraba italiana, sono meno pessimisti e dicono che se l'Italia cattocomunista vorra' avere un ruolo in Medio Oriente, non potra' essere antiisraeliana come prima. Non sanno questi analisti politici che nel parlamento italiano entrera' Fatah, con Ali' Rashid, non sanno che il nuovo parlamento italiano avra' una Luisa Morgantini, non sanno che ci sara' un certo Caruso tanto pieno di odio da aver tentato di fermare un semplice congresso annuale delle associazioni Italia-Israele. Non sanno che all'interno dei Comunisti Italiani e di Rifondazione c'e' chi brucia le bandiere di Israele e organizza cortei con giovani travestiti da kamikaze. "Quattro idioti" tentano di giustificare i capi dei partiti. Idioti si ma tanti e si tramandano da generazioni. Alla luce di tutto questo e del passato triste e tremendo dell'Italia di sinistra contro Israele, alla domanda degli amici israeliani posso solo rispondere che andra' male per noi perche' l'Italia che ha vinto le elezioni riabilitera' il terrorismo palestinese, perche' il pericolo non e' solo Prodi ma tutti quelli che gli stanno intorno e che aspettavano questo momento per scatenarsi e si scateneranno alla grande. In questi mesi, prima delle elezioni, hanno cercato di rifarsi un'immagine per guadagnarsi il voto degli ebrei italiani e cosi' hanno dato fiato alle trombe con dichiarazioni false quanto ridicole di amicizia nei confronti di Israele, hanno avuto la faccia tosta di parlare di parenti che avevano salvato ebrei durante la Shoa'. I meno furbi invece hanno continuato la loro campagna di odio esaltando il terrorismo, scrivendo poesie piene di amore per chi uccide gli ebrei e sognando lo sceicco Ahmad Yassin. Alle critiche la signora Lia Briganti, candidata dei Verdi, ha risposto che quello che fanno i palestinesi "non sono atti terroristici, bensì azioni esemplari". Questa gente entrera' nel nuovo governo italiano. Paura? no. Preoccupazione, disgusto, stanchezza per l'odio di sempre. Soprattutto stanchezza. Siamo usciti veramente dall'Egitto? Chi ne e' uscito e' Ariel Sharon che proprio due giorni fa e' stato dichiarato fuori dalla politica e dalla vita del nostro Paese. Lui, inconsapevole, ha trovato la liberta', noi dovremo soffrire ancora.