Orfani di Sharon
Autore: Deborah Fait
Ieri, andando a votare, sentivo i commenti delle persone che erano in fila con me. La maggior parte diceva "se ci fosse Sharon saprei per chi votare". Alle interviste televisive la stessa frase veniva ripetuta come un ritornello "Se ci fosse Sharon..." Probabilmente la maggior parte degli israeliani, da quando il il Premier si e' ammalato, si sente come mi sento io , orfana di un grande leader, di un uomo forte che dava sicurezza, che aveva saputo dare una svolta a Israele, tirarla fuori dal buco nero in cui si trovava a causa del terrorismo palestinese e ridarle speranza. La speranza di finire la guerra anche a costo di grossi sacrifici. Israele non puo' continuare ad essere costretta a difendersi giorno e notte, non perche' non abbia la capacita' e la forza di farlo ma perche' la societa' israeliana vuole vivere, lavorare, studiare in pace, vuole ridere. Lo abbiamo visto ieri, seguendo in diretta TV il Tutto Elezioni: grandi risate, pacche sulle spalle, satira impietosa contro tutti i politici ma soprattutto tanta voglia di leggerezza, di allegria, di vita, di futuro. Queste elezioni non hanno avuto campagna elettorale, sono state prese sottogamba anche dai politici stessi, tutti sicuri che la grande ombra di Sharon avrebbe vinto. Invece non avevano fatto i conti con la voglia di ridere degli israeliani che per prima cosa sono andati a fare pic nic anziche' andare a votare, e molti di quelli che si sono recati alle urne hanno votato un po' alla rinfusa, un po' protesta, un po' per cinismo, un po' per apataia e un po' proprio per dare un taglio a tutto per la voglia di allegria dopo tante disperate lacrime. Purtroppo Sharon, dopo aver creato un nuovo partito si e' addormentato lasciandoci tutti senza fiato, storditi e impauriti come quando se ne va un padre che sa sempre come proteggere i propri figli. Il suo successore Ehud Olmert e' un bravo ragazzo ma non e' un leader e in questi mesi, dall'inizio del sonno del grande Arik, il partito Kadima ha perso molti seggi, dai 42 previsti all'inizio siamo arrivati oggi a 28. Pochi ma sempre miracolosi se si pensa che Kadima e' un partito nuovo, senza storia, che non ha mai guidato Israele, che non ha alle spalle nessuna tradizione politica. Nonostante tutto una buona percentuale di israeliani, fedeli al Vecchio Leone e desiderosi di staccarsi dai palestinesi, lo ha votato, gli altri si sono dispersi, hanno votato, oltre a Avoda' e Israel Beitenu di Avigdor Liberman , partitini quasi inesistenti tipo il partito dell'hashsish, del pane, degli sms. Voti di protesta, voti di dichiarato fanculismo, di chi forse non ha capito che queste elezioni erano importantissime per Israele. Gli israeliani sono stanchi e sfiduciati perche' 5 anni di terrorismo, tre anni ininterrotti di autobus che saltavano, bombardamenti sulle citta' israeliane del neghev, bombardamenti a nord da parte del partito del demonio, gli hezbollah, amici di Diliberto, avrebbe distrutto chiunque. Il voto di ieri, nonostante tutto, dimostra che Israele continua con coraggio a tenere alta la testa per andare avanti nella vita e nella storia. Kadima Israel. Guardare indietro non serve, fa star male perche' si vedono solo morti, i nostri morti innocenti che devono essere ricordati offrendo a chi li piange un' Israele piena di speranza che vuole lasciare l'odio al di la' della barriera di sicurezza a disposizione della barbarie del nemico. Vogliono nutrirsi di odio i palestinesi? facciano pure, ma non con noi. Nei territori c'e' il vuoto riempito solo dal terrorismo, ieri il primo razzo katiusha, dopo migliaia di Qassam, e' arrivato vicino a Askelon, esercito e polizia di frontiera hanno fermato decine di tentativi di attentati, una settantina in un paio di giorni, il 67% dei palestinesi ha dichiarato di non essere d'accordo di riconoscere Israele. Bene. Buon pro gli faccia e si annegassero nei soldi che tutto il mondo gli manda. Hanno chiesto soldi, 2 milioni di dollari, persino per ammazzare le galline malate di aviaria. Se no, hanno detto, non le ammazziamo. E subito la Banca Mondiale glieli ha mandati! Agli ordini! E noi cosa vogliamo fare? mangiarci il fegato per questo? Assolutamente no. Vogliono mantenerli e cedere a tutti i loro ricatti? facciano pure ma senza di noi. Vogliamo continuare ad aspettare che tra i palestinesi nasca una persona raziocinante e coraggiosa? Una chimera. Hanno avuto 40 anni di tempo, continuano a preferire la barbarie e allora se la vivano in pieno ma da soli. Olmert fara' la coalizione, le notizie di oggi sono che oltre al partito di Amir Perez, entrera' Shas e , udite udite, i pensionati che hanno guadagnato ben 7 seggi. Il terzo partito di Israele e' diventato Israel Beitenu che si oppone alla separazione col sacrificio di terre, sia storicamente che legalmente, nostre. Pero' Kadima ha vinto, ha vinto lo strappo col passato, il rifiuto di mandare i nostri ragazzi a morire per niente. Sharon dorme e non lo sapra' mai ma anche da quel letto di ospedale sta guidando Israele verso la speranza.