Ma la par condicio? Sulla visita del rabbino Di Segni alla moschea di Roma
Autore: Deborah Fait
Il Rabbino Capo di Roma Rav Riccardo Di Segni e' andato in visita in moschea per esprimere solidarieta' all'Islam a causa delle famose vignette danesi, per dichiare che ebrei e musulmani sono fratelli e auspicare quindi il dialogo tra gli uni e gli altri. Nobile iniziativa che io pero' ritengo inutile e anche controproducente. Diciamo che parlare di fratellanza mi pare esagerato e, anche se e' vero che entrambi i popoli discendono dai due figli di Abramo, Ismaele e Israele, non possiamo dimenticare che oggi, dopo qualche migliaio di anni, siamo meno che cugini alla lontana e si sa che i cugini non vanno sempre d'accordo, spesso nemmeno si conoscono e quasi sempre si detestano. Nobile iniziativa del Rabbino Di Segni dunque ma anche pericolosa perche' non ho sentito nessuna dichiarazione di fratellanza dall'altra parte e alle generose parole di fratellanza del rabbino non c'e' stata risposta con parole altrettanto commosse, inoltre, dalle immagini trasmesse in Tv, si sono visti accanto al Rabbino Capo soltanto molti personaggi laici, di imam neanche l'ombra e, se c'erano, stavano ben nascosti. Forse sbaglio ma amo essere pratica e vedo che i dei due piatti della bilancia uno pende pericolosamente, anzi e' solidamente appoggiato per terra. Che dico, appoggiato? Cementato, inchiodato, avvitato da 1400 anni di "ebrei figli di scimmie e maiali". Vediamo cosa possiamo mettere nel piatto cementato a terra mentra l'altro vola in alto pieno di illusioni destinate a fallire: Da molti secoli, esattamente 14, il mondo islamico parla con odio degli ebrei e nei paesi musulmani gli ebrei sono sempre stati trattati da dhimmi, spesso perseguitati, sovente ammazzati, sempre discriminati. Silenzio. Piu' di mezzo secolo fa i paesi arabo-islamici scacciarono gli ebrei che vi abitavano da centinaia d'anni, dopo averli depredati e perseguitati. Quasi un milione di ebrei profughi arrivarono in Israele, piccolo, povero e aggredito dalla prima lunga guerra panaraba per la sua distruzione . Silenzio. Dalla creazione dello Stato di Israele moderno, in tutto il mondo arabo-islamico non passa giorno che non si pubblichino vignette antisemite, che non si trasmettano film e documentari in cui gli ebrei vengono accusati di delitti spaventosi , tipo bere il sangue di bambini musulmani e altre fantasie diaboliche. Si sa che Mein Kampf e' il libro piu' venduto quindi piu' letto in tutto il mondo araboislamico. Silenzio. Dalla creazione dello Stato di Israele moderno, tutto il mondo arabo islamico ha auspicato e ha tentato di provocarne la distruzione. Silenzio. Per 40 anni Arafat non ha detto altro e adesso Hamas aspetta di poter realizzare il sogno. I media palestinesi avvelenano l'animo della gente scrivendo e trasmettendo propaganda antiebraica, non solo antiisraeliana, ed esaltando il ruolo dei terroristi assassini. Silenzio. Esistono interi volumi di vignette antisemite pubblicate dai media islamici che nulla hanno da invidiare a quelle naziste di triste memoria, anzi si puo' dire che l'allievo superi il maestro. Recentemente, quasi quotidianamente, il presidente iraniano Ahmadinejad fa comizi in cui dichiara di voler distruggere Israele. Silenzio. Lo stesso presidente nega la Shoa', come molti altri leader islamici , compreso ...ehm il palestinese Abu Mazen.... Silenzio. Infine sempre in Iran e' stata promossa una gara di vignette per deridere la Shoa' , cioe' per sghignazzare su sei milioni di ebrei gasati e bruciati in Europa, e ne sono gia' arrivate 200 al quotidiano iraniano "Hamshahri". Il concorso e' stato lanciato in risposta alle vignette su Maometto pubblicate in Europa e come sempre chi viene coinvolto anche se innocente? Gli ebrei naturalmente, oggetto millenario del loro odio. Silenziooooooo. In Europa e' in atto un'ondata spaventosa di antisemitismo ravvivato dalla presenza di milioni di arabi musulmani vomitanti odio contro gli ebrei e ricordiamo che poche settimane fa un gruppo di afro-arabi rapi', torturo' e uccise una ragazzo ebreo di Parigi , Ilan Halimi, solo per motivi razziali. Silenzio. Questa mattina, solo questa mattina, ho avuto un brivido di orrore giu' per la schiena ascoltando lo scrittore Franco Scaglia dichiarare a Unomattina, davanti a un sorridente e scanzonato Luca Giurato, che Gerusalemme non deve essere la Capitale di Israele ma citta' aperta e sede internazionale dell'ONU. Giurato non ha avuto nemmeno il buon gusto e l'intelligenza di prendere le distanze da un simile vergognoso disconoscimento della Capitale di uno Stato Sovrano amico dell'Italia. Silenzio silenzio silenzio. Si solo silenzio! Per tutte queste offese, assassini, ingiustizie, razzismi vari mai nessun leader islamico ha protestato e si e' sognato di chiedere scusa e neppure ieri che avrebbero avuto l'occasione per farlo e' stata detta una sola parola di solidarieta'. Si sono limitati ad accettare graziosamente le parole toccanti del Rabbino, con freddezza e superbia. Questa almeno e' l'impressione avuta da lontano e non credo sia un'impressione sbagliata. Solo silenzio dunque, mutismo che fa pensar male soprattutto tenendo conto che in italia esiste un'Ucoii che di odio si nutre e che dichiara attraverso il suo segretario generale che presto in Italia i musulmani saranno la maggioranza, sempre grazie a quelle famose pance delle loro donne che fanno 3.8 figli cadauna, secondo lui, e forse anche di piu', secondo me. A questo punto e' lecito chiedersi: ma che senso ha? Perche' cristiani ed ebrei spendono tempo e forze per tendere mani e piedi verso l'islam se non esiste una minima reciprocita'? Perche' il Rabbino Capo non ha chiesto, preteso, la condanna dell'antisemitismo da parte dei dirigenti musulmani soprattutto dopo che Mario Scialoja ha dichiarato polemicamente ai giornali che Elio Toaff non era voluto essere presente all'inaugurazione della moschea , avvenuta anni addietro, mentre la verita' che tutti ricordiamo e' che non fu invitato? Si vuole tentare di accativarsi le simpatie del cosiddetto islam moderato? Bene, magnifico! Peccato che non esista, esistono musulmani moderati, colti, civili e intelligenti tra cui posso nominare Shaikh Palazzi e Magdi Allam , amici degli ebrei e di Israele, dileggiati, disprezzati e minacciati per questo dai loro correligionari. Basta, detti questi nomi ci dobbiamo fermare, il resto e' un deserto di odio e nessuna dichiarazione di fratellanza da parte degli odiati iahud porra' fine al fondamentalismo e all'integralismo che avvelena quelle genti da troppo tempo, inoltre e' assolutamente inutile implorare amicizia a chi odia perche' si corre il rischio di essere considerati tre volte ...ingenui, illusi, deboli quindi degni di disprezzo da chi professa la cultura della violenza e della vendetta. E ne abbiamo un esempio lampante in Israele dove ogni apertura del governo verso i palestinesi viene considerata una nostra sconfitta e una loro vittoria. Mille anni ci separano e siccome noi non possiamo andare indietro e loro non vogliono camminare in avanti nella storia non sara' la buona volonta' di ebrei e cristiani che risolvera' la situazione e che fara' loro capire che piu' che le teste mozzate vale il dialogo. Sara' mai possibile dialogare con chi non si e' mai sognato di condannare teste mozzate, registi olandesi sventrati, ragazzi ebrei bruciati vivi, autobus fumanti pieni di cadaveri, le Twin Towers implose sulle vite di 3000 innocenti ?

 Deborah Fait