Nei mass media è cominciato il processo che porterà a dipingere Hamas come un'organizzazione benefica, vittima dell'arroganza e della violenza israeliana. Lo stesso processo che avvenne con l'inizio degli accordi di pace quindici anni fa. Ma vediamo come:
A pag. 6 di City di lunedi 30 gennaio, la redazione riporta il seguente articolo dal titolo: "Hamas verso un governo difficile Israele non tratta e non dà fondi"
Dal titolo un lettore che non ha mai sentito parlare di Hamas e di Israele cosa può pensare? Che Hamas non può formare un governo per colpa di Israele. Quindi chi è il cattivo?
L'articolo è accompagnato per di più da una foto mezzo busto di Olmert (a cui è stata peraltro tagliata la parte superiore della testa) con le braccia incrociate e dalla didascalia: "LEADER il premier israeliano ad interim Olmert e la sedia vuota di Sharon."
Verrebbe da chiedersi cosa c'entra Sharon, visto che ormai è da un mese in coma in ospedale.
GERUSALEMME - Sono ancora affidate essenzialmente ai telefoni le consultazioni ai vertici palestinesi per la costituzione di un nuovo governo, dopo le elezioni politiche del 25 gennaio.
Che si sono concluse -secondo i dati definitivi - con l'asdsegnazione a Hamas di 74 dei 132 seggi, e di 45 ad Al Fatah. Una missione del presidente Abu Mazen a Gaza - dove contava di incontrare due dirigenti di Hamas, Ismail Hanyeh e Mahmud a-Zahar - è stata per il momento rinviata senza alcuna spiegazione. Intanto il premier israeliano ad interim Ehud Olmert ha detto che Israele non avvierà nessun dialogo con un governo palestinese guidato da Hamas se prima non non si saranno realizzate tre condizioni fondamentali: il disarmo di Hamas e di tutte le altre formazioni che Israele considera terroristiche, la revoca dal manifesto di Hamas di tutti gli articoli che chiedono la distruzione di Israele e la riconferma della volontà di onorare tutti gli accordi e le intese finora conclusi dai palestinesi con lo stato ebraico. Al termine di un incontro con il cancelliere tedesco Angela Merkel, in visita nel Paese, Olmert ha aggiunto che Israele "non intende" trasferire introiti fiscali o altri fondi a un governo di Hamas. Tuttavia, il ministro della Difesa israeliano, Shaul Mofaz, ha riconosciuto che il movimento islamico si è finora comportato con responsabilità dopo la vittoria. (Ansa, Ap, Reuters)
A pag. 4 di Metro di martedì 31 gennaio la redazione riporta un articolo dal titolo: "Israele congela i fondi destinati alla Palestina"
Anche qui, il titolo potrebbe essere fuorviante...
Prima contromossa di Olmert alla vittoria elettorale di Hamas.
ISRAELE HA DECISO di congelare i finanziamenti dovuti all'Autorità nazionale palestinese, il frutto del prelievo fiscale nei Territori, in seguito alla vittoria di Hamas alle elezioni legislative della scorsa settimana. "Non trasferiremo questi fondi, che possono servire a finanziare attentati terroristici", ha dichiarato il premier israeliano ad interim, Ehud Olmert.
Entro domani, Israele dovrebbe versare all'Anp la quota di 200 milioni di shekel (circa 35 milioni di dollari). Proprio ieri Hamas ha chiesto al Quartetto (lo sponsor del progetto della Road map formato da Usa, Onu, Russia e Unione Europea) l'apertura di un dialogo senza precondizioni. Il messaggio, ha detto il capolista di Hamas Ismail Hanya in una conferenza stampa a Gaza, è contenuto in una lettera inviata ai membri dell'entità diplomatica che ieri si riuniva a Londra per esaminare i risultati delle elezioni palestinesi. Hanya ha chiesto alla comunità internazionale di non tagliare gli aiuti all'Anp, promettendo che il denario verrà impiegato a fini sociali e non per attacchi terroristici.
Ieri sera il capo di una sezione della milizia armata di Hamas è rimasto ferito in un attentato. (ADNKRONOS)
Chi può garantirci che delle promesse orali verranno mantenute da chi ha nel suo atto costitutivo la distruzione di un intero Stato con tutti i suoi cittadini?
Da chi è stato commesso l'attentato contro il "capo di una sezione della milizia armata" (da notare quante parole vengono usate insieme per non definirlo un terrorista)?
Sotto un trafiletto più corretto dal titolo: "Zahar "Tregua in cambio del ritiro di Israele"
Prima mossa di Hamas che offre una "hudna" (tregua) a lungo termine con Israele. La proposta ha una contropartita fatta per non essere accettabile:
Perché non precisare questo punto anche nel titolo?
il ritiro dei confini israeliani erntro quelli del 1967 e la liberazione dei detenuti palestinesi. Lo ha dichiarato alla Cnn Mahmoud Zaha, uno dei leader del movimento islamico.Adnkronos
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