Il sindaco di Alessandria demonizza Israele
non è certo un modo per aiutare la pace
Testata:
Data: 24/01/2006
Pagina: 8
Autore: la redazione
Titolo: Palestina, legami sempre più forti

Sul Piccolo, giornale locale di Alessandria, di mercoledì 18 gennaio 2006, nell'articolo "Palestina legami sempre più forti" si legge:

il sindaco è andato oltre il momento formale per parlare di alcuni episodi che testimoniano momenti di vita in Palestina, dove ci sono sindaci israeliani che dichiarno che quando l'ultimo palestinese sarà morto si potrà parlare di pace.

Non escludiamo che un sindaco israeliano abbia potuto fare una simile affermazione, anche se non conosciamo l'episodio. Ma prenderlo ad esempio degli umori prevalenti in Israele è assolutamente fuorviante. Israele è una democrazia aggredita da una lunga campagna terroristica. Tuttavia, la maggioranza dell'opinione pubblica e della classe politica hanno mantenuto la volontà di raggingere la pace dando al conflitto una soluzione accettabile da entrambe le parti in causa. Non altrettantio si può dire, purtroppo della società palestinese. E' evidente che la scelta di presentare la supposta frase del supposto sindaco israeliano è motivata dalla volontà di presentare Israele come un paese feroce e razzista, animato da una politica addirittura genocida. Una demonizzazione che dovrebbe essere rifiutata da chiunque voglia sinceramente la fine del conflitto israelo-palestinese.

Invitiamo i lettori di Informazione Corretta a inviare una e-mail al  direttore del  Piccolo e al sindaco di Alessandria, Mara Scagni, per esprimere la propria protesta.  

direttore@ilpiccolo.net ; sindaco@comune.alessandria.it