Felice Hannukà, Gad Lerner 31-12-2005
Autore: Deborah Fait
Gad Lerner non vuole mescolarsi a manifestazioni o non-manifestazioni in cui ci siano soltanto ebrei.
Nell'intervista rilasciata a Andrea Garibaldi tiene a precisare di  essere stato  tra i primi firmatari del manifesto che convocò la manifestazione del 3 novembre, dopo le dichiarazioni del presidente dell'Iran, Ahmadinejad («Israele va cancellato dalla mappa del mondo»), ma - dice - «quel giorno c’erano ebrei e non ebrei, a via Nomentana...».
Dunque se le  manifestazioni o non-manifestazioni vedono come protagonisti solo gli ebrei Gad Lerner scappa per non correre il rischio di essere confuso col suo popolo e la sua comunita'.
Si scopre anche religioso Gad Lerner e critica l'uso politico di una festivita' ebraica senza pensare che Hanuka' ricorda un fatto storico che parla di orgoglio e di liberta' quindi niente di piu' indicato per far capire all'Iran che Israele c'e', che Israele accende le sue luci e che nessuno potra' mai spegnerle senza sprofondare egli stesso nelle tenebre.
A questo tipo di discorso Gad Lerner doveva essere orgoglioso di partecipare invece di accusare di integralismo chi non lo e'. 
Fossero tutti cosi' gli integralisti, caro Lerner, avremmo un mondo migliore.
Gli integralisti, che nessuno minaccia di distruzione,  gettano i crocefissi dalle finestre, impediscono ai propri figli di entrare in classi dove e' presente il simbolo della cristianita', pretendono scuole solo per "loro" per non contaminare i loro figli con quelli di altre fedi o etnie. 
Gli integralisti sono razzisti che pretendono diritti per calpestare quelli altrui .
Non mi pare che accendere le candele di Chanuka' davanti alla rappresentanza del paese che chiede la scomparsa di Israele dalla carta geografica del mondo possa essere scambiato , se non in malafede e per codardia,  per un atto integralista.
Voglio citare le parole di un amico: "Credo che, se esiste un popolo la cui storia e la cui attualità non sono scindibili dalla dimensione spirituale, questo è Israele.
Credo al contempo che, se esiste un popolo che sa distinguere il potere politico dalle questioni sprituali, questo è pur sempre Israele."
Quindi , caro Gad Lerner, abbia almeno il coraggio di dire che non e' andato all'accensione delle luci per i soliti motivi che la contraddistinguono e la vedono fuggire da tutto quello che parla di ebraismo e di Israele a meno che non vi siano in mezzo anche i "gentili" che, a suo modo di vedere, rendono il tutto piu' kasher. 
Siamo in un paese democratico e ognuno ha il diritto di esprimere le proprie idee e di decidere delle proprie azioni ma questi diritti non dovrebbero farle dimenticare che quando si tratta di sopravvivere gli ebrei devono difendersi da soli e il Movimento Culturale degli studenti ebrei  ha fatto capire questa realta'  in modo gentile, pacifico  e significativo.
Lei ha perso un'occasione per essere dalla parte della vita e della ragione contro ogni tirannia.
Lei  non ha capito il significato di quelle luci accese  nel vento e in mezzo al traffico di via Nomentana, non ha capito che volevano dire al tiranno che Israele, Stato - Nazione e Popolo, esistera' sempre  e che e' proprio questo il NES GADOL, il grande miracolo: la luce che nessun tiranno e' mai riuscito a spegnere nonostante ripetuti tentativi.
Lei dovrebbe ritrovare l'orgoglio di essere ebreo e non strisciare contro i muri per non farsi notare.
Felice Hanuka', Gad Lerner,
Deborah Fait