Medio oriente a rischio 
Commento di Michelle Mazel  
(Traduzione di Yehudit Weisz)
 
Le Monde ha appena pubblicato un vero tizzone ardente sul nuovo  pericolo che minaccerebbe il Medio Oriente. Non si tratta, come ci si  potrebbe aspettare, degli obiettivi egemonistici dell'Iran e delle sue  ambizioni nucleari, e ancor meno della Turchia e delle sue aspirazioni  per un nuovo ottomanismo e delle loro minacce che pesano sulla  regione. No, spiega il quotidiano del 17 settembre, il vero pericolo  viene da questi accordi inopportuni conclusi da Israele con gli Emirati  Arabi Uniti e il Bahrein. Degli accordi di pace, va ricordato.  Ecco  alcuni brani scelti da questo articolo da antologia: “La svolta  diplomatica degli Emirati e del Bahrein contribuisce ad inasprire il  conflitto” . “La creazione dell’asse Emirati-Israele è un motivo di  profonda preoccupazione”.  
Cerchiamo di seguire il ragionamento:  “L’alleanza tra le due  Sparta del Medio Oriente, Israele e gli Emirati Arabi Uniti, alla fine  alimenta il pessimismo sul futuro politico della regione, sulla sua  capacità di sviluppare un giorno una modalità di governance  inclusiva,  che è la chiave per uno sviluppo sostenibile. Il duo non ha mostrato  alcun rispetto nei confronti delle  rivendicazioni democratiche arabe,  sospettate di fare da substrato per i radicali ”. Gli Emirati come  Sparta, andava fatto, ma cosa giustifica questo presunto disprezzo di  Israele per le rivendicazioni democratiche? Una petizione di principio  non ha mai dimostrato nulla.                                                  Il seguito non manca di pepe: “ L’atteggiamento molto aggressivo di  Israele nei confronti dell'Iran non rischia di danneggiare gli  Emirati? …. Israele si è affermato come l'unico Stato della regione  disposto a usare la forza contro Teheran, attaccando i suoi interessi in  Siria, Iraq e Libano ”. 
E’ invece ovvio che se Israele è pronto a usare tale forza,  è solo  per difendersi; l'Iran continua a ripetere la sua intenzione di  cancellare dalla carta geografica quella che chiama senza mezzi  termini “l'entità sionista”, spesso definita “piccolo Satana”, e  consacra notevoli risorse a questa impresa, armando in modo smisurato  l'organizzazione terroristica Hezbollah, che lui stesso ha creato, e  inviando armi e missili sofisticati a suo vantaggio attraverso la Siria  che, sempre l’Iran, cerca di trasformare in una base terroristica contro  Israele.  Teheran, inoltre, non fa mistero della sua intenzione di  rovesciare i regni sunniti del Golfo per sostituirli con regimi sciiti  vassalli, ed è per difendersi da questa minaccia che detti regni hanno  stretto un’alleanza con Israele, cosa che Le Monde conferma citando un  esperto: “Il messaggio inviato agli avversari degli Emirati è che ora  questi ultimi godono del sostegno del protagonista militare più potente  della regione”. 
Il quotidiano non ritiene utile ricordare che gli accordi aprono la  strada a una fruttuosa e reciprocamente vantaggiosa cooperazione  economica.                                                                       Come spiegare allora questo groviglio di falsità e accuse  infondate? E’ evidente che gli accordi firmati sul prato della Casa  Bianca hanno infranto la posizione che Le Monde aveva eretto a dogma per  decenni:  “Aggirando il paradigma della terra contro la pace,  si  lamenta il quotidiano, Emirati e Bahrein danno manforte  all'impresa di  demolizione dei parametri di risoluzione del conflitto  israelo-palestinese.” Uno schiaffo ancora più intollerabile perché, a  parere di molti commentatori, la fine del veto palestinese su ogni  riavvicinamento tra Israele e Paesi arabi porterà invece i leader di  Ramallah ad abbandonare la loro intransigenza e a tornare finalmente al  tavolo dei negoziati.

Michelle Mazel scrittrice   israeliana nata in Francia. Ha vissuto otto anni al Cairo quando il   marito era Ambasciatore d’Israele in Egitto. Profonda conoscitrice del   Medio Oriente, ha scritto “La Prostituée de Jericho”, “Le Kabyle de   Jérusalem” non ancora tradotti in italiano. E' in uscita il nuovo volume   della trilogia/spionaggio: “Le Cheikh de Hébron".
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
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