L’ambiguità costruttiva degli Usa. Ma sui terroristi Israele non può cedere
Commento di Fiamma Nirenstein
Fiamma Nirenstein
Lo spirito di Kissinger si è librato ieri sul Medio Oriente, per cercare di imporre a Israele con “constructive ambiguity” ambiguità costruttiva, la posizione americana sulla pace, e suscitare un consenso mondiale, un abbraccio molto avvolgente. A ognuna delle due parti che si vogliono placare si cerca di dire qualcosa di vicino a quello che vuole sentire, e si cerca di indurlo a seguire la tua ricetta. Ma la guerra finisce quando Hamas lascia il potere. Impegnarsi a chiudere prima è un azzardo, e Biden sbaglia a chiamare il dissenso contro Netanyahu: la sua determinazione invece cresce nei consensi, perché Israele odia la guerra, vuole i rapiti, ma combatte Hamas per necessità.
Non dimenticheremo mail gli orrori del 7 ottobre (a cura di Giorgio Pavoncello) 15/01/2024